Gesù parla a un'anima

Questi insegnamenti spirituali sono stati ricopiati, letteralmente così come sono stati scritti nei quaderni da una mamma di famiglia che vuol restare nel nascondimento e nel totale anonimato. Si tratta di locuzioni interiori, di cui ella viene privilegiata, da anni. Gesù le parla al cuore durante il ringraziamento alla Santa Comunione Eucaristica, e la chiama: ”mia piccola Maria”. Le parole di Gesù le giungono come Gocce di luce, e in una grande pace, nel cuore.


sabato 21 maggio 2016

GOCCE DI LUCE 2016 Gennaio - Marzo






Gennaio 2016

"I poveri sapienti del mondo, che non hanno luce in Dio, chi li salverà?
A cosa servirà tanta erudizione se non ad accrescere l'orgoglio e la propria gloria?"

1 gennaio 2016

"Oggi celebrate la divina Maternità di Maria.
Vi ricorda che Maria, Myriam, è la Pace; lo dice il suo Nome"

"Mia piccola Maria, la pace è nel perdono, ma per far sì che abbia il suo effetto c'è bisogno che, oltre il perdono dato, l'altro l'accolga: non ci sia muro, non si faccia scudo, trincerandosi nell'orgoglio, in modo che esso possa entrare e portare la benedizione e i suoi effetti di pace e guarigione, dato che, se non viene accolta, la pace ritorna a chi l'ha donata.
Oggi celebrate la divina Maternità di Maria. Questa festa vi ricorda che Maria, Myriam, è la Pace; lo dice il suo Nome. Come mai Lei è divenuta la Madre del Signore? Ella può accogliere una grazia, sì grande per una creatura, poiché la sua interezza possiede, come un'oasi, la pace completa. Mai la sua anima è stata sfiorata da una lieve ombra di risentimento: ogni suo passo, ogni suo respiro e atto ha trasmesso amore, accoglienza e Misericordia, diffondendo ovunque pace e guarigione.
Figli miei, tuffatevi negli occhi della Madre, e chiedete a Lei la capacità di perdonare, dato che certi perdoni sono duri per le ingiustizie profonde sofferte e per le ferite che sanguinano, e che, umanamente, è difficile saper vivere e dare. Chiedete a Lei, in un percorso di preghiera, a Lei che è Madre e, come ogni mamma che tiene la sua creatura nel grembo, la nutre con il suo sangue, la fa vivere con il suo respiro e le dà sé stessa, allo stesso modo Maria vi nutrirà: soffierà in voi il suo amore, la sua accoglienza, la sua Misericordia, perché possiate dare il perdono e vivere la pace. Il perdono fa bene per prima a voi: vi sentirete riprendere vita e il fiorire del suo cammino che, nel risentimento, o peggio nell'odio, vi blocca e fa ristagnare l'anima nelle mani del nemico, che ulteriormente soffia e porta il suo danno.
Dice bene il sacerdote: molte sono le malattie fisiche, spirituali e mentali, che la mancanza di perdono e di pace apportano. Il perdono è il primo antidoto, è la medicina che cura e libera dal tormento, dà pace. Siate portatori di pace! Ti benedico".


3 gennaio 2016

"Anche voi siete chiamati a farvi Verbo, a divenir mie
Carni, Sangue, Spirito, battito del mio Cuore, mio Respiro"

"Mia piccola Maria, non prenderti soggezione del nuovo parroco: egli comprende, conosce e sa vedere il cuore. Oggi la Santa Parola vi porta in alto, vi fa salire, ecco: "In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio". Io sono il Verbo che nasce per prendere Carne, per venire al mondo: vive e sussiste da sempre. Io sono il Verbo nella Parola, che è presente nell'eternità e che, sin dagli albori della creazione, è unita ed opera con il Padre Santissimo. Ed è la mia Parola che, nella sua energia creatrice, all'unisono con il Padre, dice: "Sia la luce, siano i cieli, siano le acque, sia l'uomo ed ogni cosa!". Ed ogni cosa è!
É la mia Parola che s'incarna per venire tra gli uomini per farsi Carne crocifissa: Parola che diviene Sangue per essere infuso e scorrere nelle vostre vene, e portare la salvezza. É mia Parola che eternamente è unita al Fuoco dello Spirito Santo, al suo Amore, per portare e diramare santità.
Anche voi siete chiamati a farvi Verbo, a divenir mie Carni, Sangue, Spirito, battito del mio Cuore, mio Respiro; e lo potete se ascolterete attenti, per incarnare in voi il Verbo, la mia Santa Parola sì da divenire Unità con il Padre, e portatori di vita, Gocce del mio divin Sangue, e per portare salvezza, unità con lo Spirito Santo: per diffondere l'amore della sua santità. Sarete con Me il Verbo che vive, opera e diffonde sulla terra il mio Regno: la terra che si eleva e si protrae alle altezze del Cielo. Ti benedico".

4 gennaio 2016

"Non mi avverti, non senti la mia presenza, ma ci sono.
Puoi tu vedere la materia del vento?"

"Mia piccola Maria, a volte senti un vuoto dinanzi a te: non mi avverti, non senti la mia presenza, ma ci sono. Puoi tu vedere la materia del vento? Eppure ne senti la brezza, senti battere il suo fruscìo. Puoi vedere il pensiero? Eppure ti parla e l'ascolti. Puoi vedere un sentimento? Eppure lo percepisci e lo ami ugualmente per Me: non vedi ma Io ci sono.
Stasera nel vangelo Io vengo indicato: "Ecco l'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo", e gli Apostoli, al loro albore, pieni di meraviglia, mi vogliono conoscere e chiedono: "Maestro, dove abiti?". Ed Io rispondo: "Seguitemi, e vedrete!". E dove li porto? Li conduco nella piccola casa di Nazareth ove mia Madre è lì dinanzi alla sua porta sorridente, accogliente, misericordiosa, pronta ad allestire la tavola dove Io stesso servo, e sono la pietanza. La porta della mia casa è aperta a tutti ma, perché vi possiate abitare per conoscerne le intimità domestiche e goderne, dovete lasciare fuori il peccato: non possono le tenebre entrare e sussistere nella Casa della luce; non può la menzogna vivere nella Casa della Verità; non può l'odio, il risentimento, entrare nella Casa della Misericordia. Santità e peccato non possono coesistere insieme, l'una abbatterà l'altra.
Ecco, la mia dimora è anche in Cielo: Io coabito con il Padre mio e con lo Spirito Santo, ma tali altezze non possono a voi farvisi familiari e conoscerle nella loro profondità sulla terra, per questo vi invito ad andare a Nazareth, dalla Madre mia, che vi farà partecipi della mia Persona, della Sapienza e della confidenza, dell'intensità e verità del mio Cuore e, conoscendo Me e, coabitando nella piccola Casa, voi coabiterete e conoscerete il Padre e lo Spirito Santo.
Io sono sulla terra in tutte le chiese, in tutti i tabernacoli, e attendo: attendo che mi veniate a trovare, che vi poniate a tu per tu nell'intimità con Me, che consoliate la mia solitudine, che partecipiate con Me; ma quanti sono coloro che vi si portano confidenti e amorosi? Quante sono le ginocchia dei sacerdoti che così si piegano e mi ricercano?
Io sono nel cuore dei miei malati, perseguitati, oppressi, ma quanti sono i cristiani che in essi mi vengono a trovare, che si pongono a loro servizio per alleviare le mie pene e dare balsamo al mio dolore? Io sono negli innocenti: all'alba della vita e al suo tramonto, per curarla. Ma quanti sono a loro difesa e sostegno?
Figli miei, venitemi a trovare: in essi e mi troverete. Venite a cercarmi, e troverete la Casa del mio Cuore, pronto ad accogliervi, per far sì che mi possiate conoscere, amare; e ne uscirete per portare amore. Ti benedico".

6 gennaio 2016

"Creazione e scienza sono un tutt'uno che non possono essere disgiunte:
ragione e fede s' illuminano di sapienza nella Verità che è Dio"

"Mia piccola Maria, c'è ancora tempo, e questo è ora l'anno della Misericordia. Ecco, sono appena uscito dal Grembo di mia Madre per manifestarmi al mondo intero: non sono pegno di pochi eletti, ma vengo per tutti gli uomini. I Magi erano i saggi del tempo che venivano da terre lontane. Essi si posero in viaggio in fede ai segni del Cielo, sottoponendo l'intelletto, la ragione, e i loro cuori, al servizio della Verità, alla sua ricerca. in essa Dio si fa trovare. Studiosi cui la scienza, la sapienza è unita strettamente ai segni della natura: essa non può che esser mossa e ricondurre al suo Creatore.
Creazione e scienza sono un tutt'uno che non possono essere disgiunte: ragione e fede s'illuminano di sapienza nella Verità che è Dio. A tutti il Padre Santissimo si rivela e dà i suoi segni che vi circondano, ma non li sapete vedere e in essi riconoscermi, poiché non siete alla ricerca di ciò che è autentico; voi ponete delle coltri dinanzi per timore di perder voi stessi, i vostri beni, ciò a cui siete attaccati: al vostro peccato.
Cosa credete che Io attenda da voi: tesori degni di re, profumi eccelsi o ogni ricchezza del mondo? Io desidero le vostre persone, ciò che siete: se ponete abbandonati alle mie mani i tesori del vostro intelletto, della vostra ragione e del vostro cuore, ne sareste illuminati ed Io, manifestato a voi nella mia Rivelazione, sono presente nell'ordinarietà naturale e semplice dell'amore. Se vi fate miei doni la mia luce si riverserà su di voi e darà chiarezza al vostro spirito che vi condurrà alla mia adorazione ove riscoprirete il senso e la gioia di ogni bene. Ti benedico".

8 gennaio 2016

"Ma ove sono i miei sacerdoti? Io li attendo giorno e notte,
sono così pochi quelli rimastimi adoranti:
vanno da per tutto, ma non qui da Me"

"Mia piccola Maria, su tutti coloro che pregano con il cuore e si sottopongono alla Santa Volontà di Dio, Io distendo un velo di cristallo tersissimo nel quale filtra la mia Grazia che dona benedizione e Spirito Santo. Ecco, stasera il Vangelo v'interpella e vi richiama a vivere il cristianesimo vero, concreto, attivo, pulsante come il battito del vostro cuore: "Date voi stessi da mangiare!". Lo dico particolarmente ai sacerdoti: date non solo l'Eucaristia, ma fatevi Eucaristia. Nella misura in cui vi fate parte di Essa: un pane, un cibo sano, santo, voi tornate a vivere un cristianesimo che dà vita. E come lo potrete? Venendo qui alla mia presenza adoranti: Io sono simile ad uno specchio che filtra e irradia la mia Immagine, che vi forma a Me, vi offre la mia natura e ciò che sono: la santità.
Allora il sacerdote nutre, e le folle accorrono; lo capirete dal segno del loro ritorno: tornano a chiedere di essere sfamati dalle loro mille fami e bisogni. Lo vedrete anche dal demonio che torna ad agitarsi e porre persecuzioni, dato che è in atto, non un cristianesimo ristagnante, passivo, fermo, ma che si fa simile ad acque fluenti e scorrevoli che portano ovunque la Grazia di Dio e la sua salute.
Ma ove sono i miei sacerdoti? Io li attendo giorno e notte: sono così pochi quelli rimastimi adoranti: vanno da per tutto, ma non qui da Me, ove Io sono un incendio che brucia, un braciere ardente, che divampa e trabocca, e non ce la fa più a contenere tale fiamma d'amore che vuole riversarsi nei loro cuori.
E Lo chiedo anche a voi cristiani: "Date voi stessi da mangiare!". Non siate inermi e passivi come uno stagno chiuso ai suoi argini, e non scorre. Come mai tanti cuori duri alle esigenze, alle povertà dei fratelli, che agonizzano di fame nello spirito?
Venite a Me! Io sono la Carità che vuole riformarsi in voi. Quando voi avete oggetti non più funzionanti perché scarichi cosa fate? Li caricate con nuove batterie. Ugualmente voi tornate a caricarvi al mio Fuoco, alla mia Carità ardente: Io sono l'Inesauribile! Carichi di Me, voi vedrete fratelli tornare sani, floridi, e farsi anche essi cibo buono, vero, atto ad essere nutrimento per un'umanità e per una Chiesa rinnovata in Me. Ti benedico".

9 gennaio 2016

"Il battesimo vissuto vi conduce a maturare, nelle doglie della vita,
che vi fanno rinascere a fratelli di Gesù Cristo
e suoi degni coabitanti del Regno Celeste"

"Piccola Maria, su tutti Io stendo il mio velo di Grazia, ora sembra che tanta preghiera non porti il suo raccolto, ma Io ti dico: "Cosa ti ha sostenuto fin'ora?". Giungerà la sua maturazione, giungerà al suo compimento, e ogni cosa verrà svelata.
Stasera voi celebrate il mio Battesimo. Io sono il Battesimo: entro nelle acque e le irroro del mio Sangue che unisco alla natura del Santissimo Padre e allo Spirito Santo perché vengano santificate. Il mio Sangue, dato a voi, per far sì che circoli nelle vostre vene. Ma perché sia una circolazione fattiva, attiva, e non ristagnante, c'è bisogno anche del primo battesimo che vi offre Giovanni, il battesimo delle vostre lacrime, di purificazione, che lava la vostra natura: che la converta ad unirsi al mio Preziosissimo Sangue, che ulteriormente redime; e abbisogna del terzo battesimo: dell'offerta del vostro sangue, il sangue della vostra offerta, il sangue del vostro sacrificio nella vocazione vissuta della vostra esistenza.
Questi battesimi si amalgamano, si fondono al mio Preziosissimo Sangue, si fanno un'unica entità che attrae e vi riveste della benedizione del Padre e del timbro di Fuoco dello Spirito Santo. Ora siete in gestazione: vi state forgiando a nuova creazione; il battesimo vissuto vi conduce a maturare, nelle doglie della vita, che vi fanno rinascere a fratelli di Gesù Cristo, e suoi degni coabitanti del Regno Celeste. Ti benedico".

13 gennaio 2016

"É bene continuare Gocce di luce!"

"Mia piccola Maria, è bene continuare Gocce di luce! Ti verrà la risposta e il sostegno dai sacerdoti. Ecco, vedo l'umanità pervasa di tormento, malattie e mali oscuri, che si dibatte nella ricerca di ogni mezzo per potersi sanare, e non vengono a Me che sono il Medico, la Medicina e l'antidoto ad ogni male, dato che sono il Creatore che accende la vita e la spenge, ed ha il potere su di essa di ricrearla e condurla alla sua originaria bellezza e sanità.
Ai miei tempi percorrevo le strade della Palestina e risanavo le folle da ogni sofferenza: liberavo gli ossessi e gli indemoniati, davo consolazione agli afflitti perché a Me ricorrevano, ed Io su di essi posavo la mia benedizione. Se l'intera umanità tornasse a Me, dicendomi: "Signore, non vogliamo più peccare, e vogliamo seguirti", le mie mani travaserebbero di tutte le misericordie, di ogni cura. Ed Io vi domanderei: "Ov'è il vostro tormento, ove il vostro male?". Voi mi rispondereste: "Signore, in Te abbiamo trovato ogni rifugio, ogni bene e salute". Perché ci sia questa adesione cosa occorre? Ci vuole l'ascolto, l'ascolto alla mia Parola, al mio richiamo e la risposta della vostra adesione.
Nella Santa Parola di stasera Io chiamo il giovane Samuele a notte fonda varie volte, ed egli è sempre pronto al mio ascolto e all'obbedienza. Lo stesso voi, figli miei: se le genti della terra fossero così pronti all'ascolto e all'obbedienza ne formerei generazioni di profeti che espandono; e irrorerebbero Spirito Santo, e ogni mio bene.
Voi mi direte: "Signore, e per quelli che ti amano e ti seguono, soffrendo ogni pena, ti supplicano per la loro guarigione e poi non vengono esauditi? Io vi dico: "Io vivo in essi, ma Iddio opera nell'economia della salvezza comune, sostenendo e guidando ognuno, ma di loro ne fa corredenzione: essi sono il poco grano che non permette che s'invada il campo intero di zizzania, sono le sorgenti pure che non permettono che si contamino tutte le acque, sono le luci che non permettono che s'invadi d'intera oscurità il mondo. Sono Io in essi che redimo per condurre, gli altri figli che andrebbero perduti, a risurrezione.
Voi direte: "É duro questo ragionamento!". Eppure essi stessi un giorno diranno nel giubilo celeste: "É stata breve pena per un'infinità di gaudio!". E ringrazieranno il Padre e Lo loderanno perché, per così poco dolore, avranno una felicità immensa. Iddio paga da Dio!" Ti benedico".


16 gennaio 2016

"Cosa siete? Solo acqua! O acqua contaminata, o vino annacquato.
Comunque siate nella vostra povertà, datevi alla Madonna!"

"Mia piccola Maria, i soccorsi stanno già presso queste popolazioni. Ecco, ogni elemento sulla terra è cosa creata del Padre, ma destinata a perire, alla sua morte, per questo Iddio ha voluto darvi, oltre questa vita, il protendervi all'infinito. Pensate quanto Egli vi ama! Egli non vi ha creato solo perché siate un istante dell'eternità, ma perché diveniate eternità! E come lo potete? Trasformando la vostra natura creata in divina. E il vangelo delle nozze di Cana di stasera ne è segno. Voi siete quell'acqua naturale, semplice, che deve divenire vino, vino prezioso, eccellente, un vino ‘doc!', quello del mio preziosissimo Sangue che v'infonde divinità.
Cosa siete? Solo acqua! O acqua contaminata, o vino annacquato. Comunque siate nella vostra povertà, datevi alla Madonna! É Lei che ha in gestazione la natura umana, è Lei che vi porta in Grembo: vi cambia, vi unisce al Sangue di suo Figlio, vi incarna nella sua Parola in modo che diveniate, con Me, mio Corpo, un'unica sostanza: Unità con Dio! Ella vi riporta al Vino della Grazia divina, a vivere la Santa Alleanza che vi permette di vivere le sue Nozze senza tempo: Nozze celestiali, che vi daranno la pienezza della gioia nella perfezione del vostro essere. Ti benedico".

18 gennaio 2016

"Io vi invito, ancor di più, ad attuare, in modo personale e in ogni periodo, il digiuno,
per quel che potete e come potete, perché questo è un tempo storico
di sì grave peccato che ha un bisogno continuo di riparazione"

"Mia piccola Maria, stasera il Vangelo vi attesta il digiuno che i discepoli del Battista praticavano con assiduità per una purificazione personale e per una espiazione del peccato comune, ciò che i miei Apostoli non praticavano mentre erano invece assidui ai banchetti sì da arrecare spesso scandalo. Mi si pone infatti la domanda: "Come mai i tuoi discepoli non digiunano!". Ed Io rispondo: "Si può digiunare quando è presente lo Sposo, quando si è in festa per le nozze? Sarebbero poi giunti i tempi in cui avrebbero vissuto il digiuno gravoso nella testimonianza dolorosa nella persecuzione, nelle rinunce di ogni genere.
A voi è richiesta dalla Chiesa di associarvi ai suoi tempi liturgici: pienezza di gioia nell'unirsi al Cristo Risorto, e tempo di penitenza e privazione nel Cristo Crocifisso. Ma Io vi invito, ancor di più, ad attuare, in modo personale e in ogni periodo, il digiuno, per quel che potete e come potete, perché questo è un tempo storico di sì grave peccato che ha un bisogno continuo di riparazione. Esso è un beneficio, un bene prezioso che lava dalle colpe proprie, ed è lavacro e intercessione per quelle altrui. Il digiuno si fa muro che non permette che il potere del nemico avanzi, e slaccia dai suoi legacci.
Se l'intera Chiesa digiunasse nella sua Grazia, tutti i demoni ne verrebbero cacciati. Lo dico anche per i malati, gli anziani, per coloro che sono gravati da pesanti lavori e non possono digiunare: date quel che potete, offrite ogni tipo di rinuncia, la unite al mio dolore; vi costa, e diviene offerta corredentrice e dono accolto dal Signore. Se pregate e chiedete grazia per qualcuno, unite all'orazione una vostra offerta, un vostro digiuno, ed essa otterrà il suo beneficio.
Quando la carne è piena, sazia, ed appagata dei suoi appetiti, lo spirito si assopisce, non agisce, non cresce, non attua. Quando la carne viene posta a privazione lo spirito s'innalza, s'incontra con Dio, e dal Cielo piovono le grazie. Ti benedico".


22 gennaio 2016

"Quanti confessionali vuoti!
E spesso le anime vanno raminghe alla ricerca di un sacerdote
che venga al confessionale"

"Mia piccola Maria, è bene continuare Gocce di luce. Andrai a parlare con il sacerdote: vedrai la strada aprirsi da sola; il resto è nelle mie mani. Sei tu che spesso te ne dimentichi. Stasera la Santa Parola vi presenta Davide. Il nemico che attentava alla sua vita gli viene posto nelle mani, ma Davide lambisce solo il suo mantello; non tocca la vita di Saul poiché egli ha onore per un consacrato di Dio. Anche Io chiamo ed eleggo i miei consacrati nei miei Apostoli e, tramite essi, tutte le future generazioni nel corso dei secoli che sarebbero venuti. Ad essi chiedo di annunciare la lieta Novella, di guarire i malati, liberare gli indemoniati, e spesso, nel corso della storia, posti nelle mani del nemico, ne hanno ricevuto, e ne ricevono, il martirio fisico e spirituale.
Oggi i miei consacrati, i miei Ministri, nella Chiesa, molti di essi, invece fanno alleanza con il nemico e, per questo, non ne vengono toccati, non ne subiscono molestia; e questo non perché non siano rivestiti ancora dell'onore del proprio Ministero, ma perché annunciano la lieta Novella non più al servizio della Verità, ma travisata e deformata alla volontà umana che dona un condizionamento menzognero alle menti.
E dov'è il servizio alla moltitudine di malati, non solo per quelli degenti a casa, ma per i malati nello spirito? Quanti confessionali vuoti! E spesso le anime vanno raminghe alla ricerca di un sacerdote che venga al confessionale. Voi non sapete quale potere di sanità ha tale Sacramento, dato che molteplici malattie hanno la loro origine da un peccato non sanato.
Ove è la liberazione dai demoni? Quanti pochi esorcisti, e spesso avversati e contrastati dalle stesse gerarchie dalla Chiesa! Quale grave responsabilità al mio Giudizio per il clero di questi tempi! Quale il compito di un mio consacrato se non quello di lottare, di operare contro il male per la salvezza delle anime? E come è possibile questo se non con una vita degna, unitiva al vostro Maestro e Signore, e con le mani colme di compassione e il cuore di partecipazione al fratello?
Fatevi santi voi, mie piccole anime, consacrati nel battesimo con la preghiera e la carità, con il vostro amore al vostro Dio, e quanti ne potrete liberare dei miei Ministri perché possano avere di nuovo lume per tornare ad operare in Me! Se non siete uniti a Cristo Signore cosa proclamerete, con quale potere sanerete e libererete? Ti benedico".

24 gennaio 2016

"Pure nella Chiesa: quanto contrasto o gelosia per un carisma,
anche approvato, che sia autentico, e donato dall'Alto!"

"Mia piccola Maria, su tutti Io protendo la mia benedizione. Nel vangelo di stasera Io entro nel tempio di Nazareth e srotolo le Sacre Scritture nella profezia che mi rivela e si compie in Me. Sono venuto a liberare i prigionieri, a dare un anno di grazia, la vista ai ciechi, ecc. ma alla mia constatazione, che è verità, che si realizza nella mia Persona, Io suscito solo scandalo: "Può essere compreso e accolto un profeta nella propria patria?". É sempre così anche quando i carismi di Dio si concretizzano e si attuano dinanzi allo sguardo degli uomini. Comunque ci sarà una persecuzione, un attacco, un rifiuto, e come mai questo accade? 1) Perché si crede che, ciò che è natura dell'Onnipotente, si manifesti, se non nella grandezza, nel trionfo, nella lontananza di ciò che è inarrivabile, e non rivelarsi nella piccolezza, nella quotidianità, nel nascondimento. 2) Per l'invidia, la gelosia dei carismi altrui: "Può nascere qualcosa di buono nella propria terra nativa?". Pure nella Chiesa: quanto contrasto o gelosia per un carisma, anche approvato, che sia autentico, e donato dall'Alto! E si dice o si pensa: "Come mai a lui questo dono e non a me che ne sono più meritorio?". 3) Perché l'oscurità cela gli occhi dello spirito che, chiusi completamente all'azione di Dio, danno ogni risposta umana, scientifica o di ogni irrazionalità, che non sia ed abbia ragione nel vostro Maestro.
E perché questo accade? Perché non c'è l'umiltà. É la perenne lotta del primato del proprio io che vuole regnare, e non vuole ombre su di sé. Nell'umiltà c'è il discernimento di ciò che si sente e che mi appartiene: se uno sa riconoscere i buoni frutti che di Me portano l'impronta, ne loda Iddio e lo si ringrazia, dato che egli comprende che il carisma del fratello della porta accanto, se è autentico, è vera ricchezza di salvezza per tutti, e anche per lui. Ti benedico".

25 gennaio 2016

"Voi avete il potere di fermare il male, l'avanzata della morte.
Ascoltate, convertitevi, amate, ponetevi in cammino, ed evangelizzate!"

"Mia piccola Maria, Io non voglio che questa legge iniqua sia promulgata. Essa va contro il mio insegnamento, contro ciò che ho creato, poiché vuole legittimare e diffondere una famiglia che, dinanzi ai miei occhi, è contro natura e contraria alla mia Volontà. Dipende però poi dalla volontà degli uomini che non venga accolta. L'Italia è ancora un baluardo, nella sua cattolicità che, dinanzi alla difesa dei principi sacri dell'unione del matrimonio, và a fermare la mia mano verso gli altri Stati che l'hanno accettata. Ma se ora anch'essa decade, chi fermerà la mia mano? La Santa Parola di stasera vi invita all'evangelizzazione: tutti siete da Me chiamati a farlo, sia che siate nel chiuso di un chiostro o tra le mura domestiche, o su un letto malato, voi potete evangelizzare.
Mi direte come San Paolo stasera: "Cosa debbo fare, Signore?". E, come rispondo a lui, vi dico: "Mettetevi in cammino". Lasciate che il vostro spirito cammini, agisca, si diffonda, perché lo spirito non può essere trattenuto dalle mura: esso và dove voi non potete giungere.
E cosa lo fa agire? Chi soffia e Lo manda lontano, Lo incrementa, se non l'azione della Grazia dello Spirito Santo? Cos'è che chiama lo Spirito, e ne muove il passo? 1) L'ascolto della Voce di Dio che vi chiama: come San Paolo che, abbagliato dalla sua luce, ascolta. Lo potete ascoltare tramite le Sacre Scritture e nell'orazione. 2) Nella conversione, lasciando la via del peccato, per porsi sulla mia strada che è quella del bene. 3) Amando, amando non solo chi vi sta accanto, i vostri cari, ma anche chi incontrate con il vostro operato. La vostra giornata sia un'offerta d'amore in ogni atto, sia che falciate l'erba del prato, o accudite un bambino, sia che facciate il bucato: ogni gesto del vostro vivere sia offerto al Cielo. Le vostre mani trabocchino di bene per i fratelli, e il vostro cuore esulti ed aneli a Dio; così il vostro spirito vola e và a diffondere la mia vita: evangelizza, dà forma e vigore a chi in prima linea parla ed opera in mio nome.
Oggi però l'umanità non si pone al mio ascolto, ma ascolta e segue la menzogna del diavolo: non si converte, preferisce il peccato, non ama che il proprio egoismo; e lo Spirito si arresta, non cammina, muore; e come può diffondersi la mia Vita? Orsù dunque, figli miei! Voi avete il potere di fermare il male, l'avanzata della morte. Ascoltate, convertitevi, amate, ponetevi in cammino, ed evangelizzate! Ti benedico".


28 gennaio 2016

"I poveri sapienti del mondo, che non hanno luce in Dio, chi li salverà?
A cosa servirà tanta erudizione se non ad accrescere l'orgoglio e la propria gloria?"

"Mia piccola Maria, sabato ci sarà una grande manifestazione molto partecipata e, dinanzi a tanto popolo, molte menti della politica faranno dei passi indietro, ma ti dico che non passerà tempo che l'uomo precipiti al suo burrone.
Oggi la Santa Parola declama la Sapienza. Chi ha la Sapienza ha tutto. E cos'è la Sapienza? É la conoscenza di Dio, è possedere Dio, è averlo in sé stesso. Salomone posticipa e preferisce il dono della Sapienza a tutti i grandi doni che il Padre Celeste può dargli. E come averla? Il Signore si compiace di arricchirne l'umile che Lo invoca: essa è Grazia profusa dallo Spirito Santo che ve ne illumina. Mentre la sapienza umana è fine a sé stessa. La grazia dello Spirito si ramifica e si irradia ad ogni scienza: ne dà ragione e luce.
Iddio si compiace dei piccoli, dei semplici, degli umili: ad essi s'appressa e dona, confidando i suoi segreti. Ma alla superbia dei grandi, degli eruditi del mondo, Egli non può entrare, dato che è natura che non gli appartiene: non gli è più simile. Essi sono chiusi a sé, e la Sapienza divina, ancor prima della ragione, ha bisogno che sia il cuore ad aprirsi ed accoglierla per far sì che la mente si fecondi alla Verità.
Oggi voi celebrate San Tommaso, il grande Tommaso d'Aquino, che tanto ha scritto di Me. E, se ha potuto scrivere nella mia scienza, è perché era l'adorante ardente, l'amante umile del suo Maestro. Ai suoi scritti, dilatati al mondo intero, fanno riferimento i miei studiosi; ma se così Egli ha potuto è perché era piccolo nel cuore. E sebbene Egli abbia profuso tanta ricchezza, essa è solo una scintilla di Me, dato che l' intelligenza umana non mi può contenere: deve farsi spirito celestiale perché mi si acquisisca nella mia interezza.
Lo Spirito scende e riempie il cuore e la mente, non solo nel dare luce alla teologia, ma nel dare sale alle coscienze, sicché a secondo di ogni vocazione ed opera divenga mezzo di santificazione che, pur nella semplicità del proprio essere e delle proprie conoscenze, ne acquisisce in rettitudine e amore che salvifica la propria esistenza e si diviene mezzi di santificazione.

I poveri sapienti del mondo, che non hanno luce in Dio, chi li salverà? A cosa servirà tanta erudizione se non ad accrescere l'orgoglio e la propria gloria? Con che si santificheranno? Guardate al Cielo ed ambite ad esso! Siate adoratori, ed Io mi rispecchio all'animo vostro: vi dono Me stesso. Ti benedico".

Febbraio 2016
"Ti dico che questa è mia Opera"
Ave Maria!

3 febbraio 2016

"Ti dico che questa è mia Opera"

"Mia figlia tanto cara, mia piccola Maria, non hai il demonio dentro di te, ma egli ha il potere di attaccarti esternamente e di fomentare ogni male: ti fomenta il panico e l'angoscia, e da esso scaturisce anche tutto il resto; e fa questo per fermarti. Prendi comunque le medicine che ti daranno aiuto. Sii obbediente al Padre Spirituale sia che dica di scrivere o di non farlo: Io gli darò luce. Ti dico che questa è mia Opera.
Spesso si dà rilievo alle profezie, ai personaggi e ai loro avvenimenti, e non si dà attenzione alla priorità del mio Insegnamento, che è fondamentale. Nelle curiosità umane, ancora prima che inizi, prima ancora che inizi il mio discorso, può infiltrarsi il nemico, ma accade anche che, seppur la profezia è autentica, non si attui: quell'avvenimento stava per accadere, ed è reale, così lo stato di quella persona, però, finché si è sulla terra, tutto è variabile, tutto è mutabile, e quella profezia, o avvenimento, non avviene perché c'è stata poi la preghiera, l'offerta e la conversione (come a Ninive n. d. r.). Quella persona, in quella data presente, era veramente buona, ma poi si è fatta perversa, anche se prima era stata scelta da Dio per la sua missione, o magari era malvagia, ma poi si è avveduta: ciò che è umano sulla terra si trasforma, cambia, è mutabile. Solo la Parola di Dio è immutabile! Non guardate al cavillo ma all'interiorità dell'Opera che ha il compito di portare e ricreare l'intimo rapporto tra Dio e la creatura in unità e amore, e dona Gocce di Sapienza divina che và nelle profondità del mio Insegnamento: non sentite che essa vibra di Spirito? Ugualmente nel Vangelo di stasera: cosa dicono di Me i cittadini di Nazareth: "Che Sapienza è mai questa? Ma non è uno di noi?!", e la mia Parola reca scandalo. É sempre così ciò che viene da Me: crea divisione, pur nel bene. Ci sarà chi l'accoglie e chi la rifiuta, ma Io ti dico che questa Opera farà un gran bene.
Cosa sono venuto a fare sulla terra? A salvare. Ma salvo con il Sangue e la Parola. Vengo ad insegnare, ed Io continuo ad insegnare, e pongo questo mio tesoro, come una manna divina, che discende e piove però su una povera creatura che, ricolma nelle mani, nel cuore e nella mente, ne trabocca e non ne riesce a contenerla tutta: un bene sì prezioso, ma in una creatura defettibile e limitata. Orsù dunque, figlia mia, rianimati! Presto starai meglio ed il nemico si allontana. Ti benedico".


4 febbraio 2016

"Io vedo Comunità, monasteri, luoghi religiosi opulenti, ricchi di ogni superfluità"

"Mia piccola Maria, starai meglio. Riprendi a scrivere, come ti rinvita il Padre Spirituale, dato che questo è il mezzo che ti ho donato per evangelizzare. Ecco, Io do' il mandato ai miei Apostoli di andare, due a due, per il mondo: è il mandato di ogni generazione per i sacerdoti, i religiosi, i cristiani che mi seguono e mi amano. E chiedo che questo mandato sia timbrato dalla povertà e dalla essenzialità: senza cintura, né bisaccia, e tuniche, ecc…, accontentandosi di ciò che si troverà e verrà offerto nel rifocillamento nella Provvidenza. La mia evangelizzazione non richiede sicurezze, non poggia su sovrastrutture poiché nella povertà di sé ci si abbandona alla fiducia dell'Opera divina.
Tanto più la mia Chiesa si spoglia del suo Regno temporale, tanto maggiormente si fa povera della sua materia, che essa si fa Regno nello Spirito, s'innalza nello Spirito. Nella sua spogliazione si fa credibile, autentica, vera: evangelizza, libera dai demoni, sana i malati. Se questo non accade è perché la Chiesa non opera più nello Spirito. Io vedo Comunità, monasteri, luoghi religiosi opulenti, ricchi di ogni superfluità: s'innalzano nella loro ricchezza e si chiudono al loro bene; le loro mura raccontano la loro staticità e inoperosità. Mentre fuori quante famiglie provate da tante necessità! E come possono essere credibili? Io chiedo e do' il mandato perché, ricolmi di Dio nella preghiera, vadano fuori nel mondo a portare lo Spirito del quale devono essere ricchi.
Si evangelizza, potando sé stessi: si trasmette ciò che si è. E nella cura dei malati, nelle carezze ai più soli, nel servizio agli abbandonati voi evangelizzate e dite: "Questa carezza l'ha offerta, te la dona Gesù. Egli ti offre la sua spalla e ti ascolta". Voi testimoniate nell'amore e riportate credibilità al mio Cuore. Lo potrete se perdete la terra, se v'impoverite della vostre certezze; e tanto più Me cercate, e non il mondo, e tanto più lo Spirito entra, ed Io vi opero. Ti benedico".


7 febbraio 2016

"Come mai così poche vocazioni religiose e sacerdotali? Manca il Vangelo vissuto!"

"Mia piccola Maria, i tuoi figli non si perderanno. Gli eventi, le tappe della vita ricondurranno i loro passi a Me. "Ecco, Signore, manda me!"; quanto sono quelli che, intrepidi, Mi invocano e mi offrono la loro vita? Pochi! Hanno timore di perderla, e non sanno che in Me viene sublimata e s' innalza sino all'alto dei Cieli? Se poteste chiedere ai Santi, ai Beati del Cielo, ancora direbbero che tornerebbero a dire come dissero sulla terra: "Signore, manda me!". Mille volte sì! Essi sono entrati nell'acquisizione della Sapienza divina che supera ogni umanità.
Nel Vangelo vedo gli Apostoli mesti per una notte in cui hanno invano faticato nella pesca mentre riassettavano le reti, ed Io intimo a Pietro: "Riprendi il largo!", ed egli: "Signore, sulla tua Parola!". É in mia fede che essi avranno la reti ricolme di abbondante pescato. Come mai le reti della Chiesa rimangono semivuote? Perché sulla mia Parola, su una Parola vissuta, su un Vangelo praticato nella sua integrità, i miei sacerdoti, i miei religiosi, i più non vivono, dato che se così fosse, la barca della Chiesa ovunque traboccherebbe di pescato di anime.
Nei luoghi sacri, conventi e monasteri, sempre più i capi sono canuti, e le calvizie incipienti, mura in cui sempre meno risuonano le voci; a volte solo uno le abita: mura che presto rimarranno vuote, se non ci sarà una rinascita. Come mai così poche vocazioni religiose e sacerdotali? Manca il Vangelo vissuto! Poca è la preghiera e, nella preparazione ai religiosi e nei seminari, a questi figli che chiamo, e che con cuore, anche intrepido, vengono a Me entusiasti, vengono poi spenti da un indottrinamento freddo, dotto, colto, una liturgia che si ferma alla parvenza esteriore, ma non s'innalza nell'alto, non c'è preparazione allo Spirito! Di conseguenza questi figli, come fiori che prima s'innalzavano al mio sole, si ripiegano sterili su sé stessi.
Quale sacerdozio ne nascerà? Quale vita religiosa? Ove appassionati andranno per dirmi: "Signore, vado io!" nelle missioni, nelle periferie, nelle stazioni, a recuperare i giovani che muoiono, ecc…? Ed anche ai cristiani: quando direte "Signore, manda me!" ad accudire i miei anziani che, soli: chi li assiste? Manda me ad assistere la vita in tutti i suoi aspetti! Manda me a riaprire i cuori spenti di chi mi è intorno? Signore, manda me! Chiamami forte per venire dinanzi al Santissimo Sacramento, alla tua adorazione, ove resto così solo e abbandonato, e ove Io solo posso ricolmarvi della mia potenza divina che vi dona l'energia, la fortezza, il senso per andare. Senza di <me cosa poi fareste? Ti benedico".

9 febbraio 2016

"L'uomo ricerca il beneplacito e la bella figura,
un falso perbenismo camuffato che non è Verità"

"Mia piccola Maria, non ti crucciare per gli errori e le miserie. La via della perfezione è lunga. Il Vangelo stasera vi presenta la qualità della natura dell'uomo che si piega alle consuetudini, prigionieri delle tradizioni e dei compromessi che si fanno prioritari alla Volontà divina. Il popolo và dietro al pensiero dominante, segue la massa, fosse pure un caprone a dirigerli: le truppe gli vanno dietro, pur se li conduce in un dirupo dinanzi a chissà quali promesse! L'uomo guarda al mondo, Iddio vi richiama ai suoi divini Comandi. Le creature pensano all' esteriorità, Dio richiama all'interiorità. L'uomo ricerca il beneplacito e la bella figura, un falso perbenismo camuffato che non è Verità. Egli cerca l'applauso e la gloria; il Padre Celeste guarda e ricerca il cuore.
Io conosco il mondo dell'uomo in ogni suo aspetto: lo scruto, niente mi è nascosto. Vi osservo come se foste ognuno un figlio unico e, se il mondo non vede, Io so se siete nella retta coscienza o nell'ipocrisia: nulla mi è nascosto.
Quanti cristiani, pur venendo in chiesa e rivestendosi di celato cristianesimo, mancano poi nelle più elementari basi di carità! Molti innalzano le braccia al Cielo nel canto comune, ma non sono capaci di intrecciare nessun dialogo d'amore personale con Me. Uomini che nome di Dio fanno guerre e giustificano violenze, si guarda sempre l'altro e lo si condanna, e Iddio vi richiama a guardare voi stessi, a porvi in confronto con la vostra coscienza e i suoi divini Comandi, ciò che ama il vostro cuore e se vissuto nell' autenticità.
Quanti mafiosi e malvagi seguono riti religiosi, processioni, e fanno voti, ma lo fanno per ingraziarsi Dio alla loro cattiva condotta che è il voler piegare l'Eccelso Signore al loro padrone che è il demonio.
Figli miei, guardate fisso a Me, alla mia Luce, e seguitela! Siate retti, e non acque malsane! Siate sorgenti che nascono direttamente dal Creatore e, al suo chiarore e purezza, rimangono limpide. Pur se questa fedeltà vi costasse la solitudine, se il mondo vi abbandonasse poiché non gli appartenete, sappiate che avete Me, avete gli Angeli intorno: in Cielo miriadi di amici e fratelli vi ameranno di cuore e verità. Ti benedico".

10 febbraio 2016

"Solo l'umiltà vi aiuta a piegarvi ad accogliere ciò che costa,
a mortificarsi per essere amore:
solo in essa c'è la conversione e il cambiamento dell'anima"

"Mia piccola Maria, oggi inizia la Quaresima che vi ricorda l'essenzialità del cristianesimo, che è il cammino di un viaggio che vi riconduce a Dio; cammino segnato da tappe nel quale dovete lottare contro il male, e quale male se non prima quello vostro? La purificazione della vostra interiorità, il cambiamento del cuore che in questo viaggio deve farsi cristallino, uniformarsi al Cuore mio. E come lo potete? Non nei mille sacrifici, ma l'amore dato, anche se gli stessi sacrifici servono per far sì che vi aiutino a cambiare l'animo vostro e rendervi atti ad amare. Non voglio che vi laceriate le vesti ma il cuore, dice la Santa Parola, e cosa potete dare in esso se non ciò che vi costa nelle azioni che lo testimoniano? I piaceri, i diletti, le gioie, sono le pause, doni del Cielo: cosa può dare il cuore con amore se non il dolore che non è fine a sé stesso il suo valore, ma nella sua offerta? E cosa lo rende atto a saper dare, a farsi dono, se non l'umiltà? Solo l'umiltà vi aiuta a piegarvi ad accogliere ciò che costa, a mortificarsi per essere amore: solo in essa c'è la conversione e il cambiamento dell'anima.
Quanto è preziosa l'offerta del malato in un letto! Le lacrime silenziose dell'orante a tu per tu con il proprio Signore nel segreto, la riappacificazione dopo tempi di disaccordo con il fratello, l'agire per ricondurre nella pace, lottare per la Giustizia, e ricondurre al bene, ecc… E per operare in questo modo spesso bisogna piegare le proprie persone: solo amando se ne acquista il senso e la fortezza. I mezzi che il Vangelo della Quaresima vi offre sono per l'intero percorso di vita, nella preghiera, nel digiuno, nella carità che vi aiutano a divenire umili, a convertire il cuore per umiliarsi e raggiungere Dio. Ti benedico".

13 febbraio 2016

"Nel Vangelo di stasera lo Spirito mi sospinse nel deserto,
e lì, per 40 giorni, subisco inenarrabili tormenti"

"Mia piccola Maria, figlia mia tanto cara, mio piccolo cucciolo tremante, ti guardo, figlia, come se fossi unica. Nel Vangelo di stasera lo Spirito mi sospinse nel deserto, e lì, per 40 giorni, subisco inenarrabili tormenti. Quando, al suo termine e alla vittoria della sua prova, pare giunto il tempo del riposo, ecco approssimarsi il tentatore che approfitta dell'ora in cui le membra sono infiacchite e stanche per dare il suo ultimo attacco; egli è lo sfrontato che non arretra nemmeno dinanzi al Signore, a cui nulla è impossibile: cui la sua potenza è infinita ed è detenuta in ogni proprietà temporale e spirituale. Il nemico cerca di varcare, di oltrepassare, tentando nella santità, provandomi nell' umiltà, ma non sa egli che non può essere scalfita? Non sa che l'Onnipotente non può da lui esser mai sconfitto? Anche voi, per i meriti della mia vittoria, e per una vostra vita santa e per l'umiltà, non potrà mai sconfiggervi.
Il maligno usa le medesime tentazioni nella ricchezza, nel potere e nella fame di ogni sensualità, e può varcare il soglio della vostra anima nella voglia di grandezze, nella superbia, nella gratificazione di sé stessi. Quando invece, pur avendo un ruolo di prestigio e di responsabilità datovi, voi lo assolvete per servizio a Dio e al popolo, non potete che trarne il bene; non potrà arrecare danno. Il demonio è un leone che ruggisce, legato alla catena, ma se voi gli date il fianco, e vi appressate accanto a lui, egli vi sbrana e vi distrugge. Egli ha il potere di sfamare le vostre fami terrene e le vostre bramosie umane, ma il suo scopo è sempre quello di estromettere Dio da voi perché possiate adorare lui; ma ne perderete in cambio l'anima; e cosa ve ne farete del suo sterco rivestito d'oro, passata poi questa vita? La Chiesa ha il potere di combatterlo fortemente, ma poco si pone in battaglia: ha timore di perdere la sua facciata a livello mondiale ed esser tacciata di medievalismo: la smania del potere e del prestigio la corrompe, e il demonio la lega alle sue di catene. La Chiesa non elegge più esorcisti, mentre ce ne vorrebbero molti, tanto è satura l'aria del suo male! E non invita più con fervore ai Sacramentali: dovrebbe imporre le mani sul capo, benedire e ungere con l'olio santo i penitenti nella Confessione e tutti coloro con cui si ha colloquio. Sapeste quanto vigore essi ne ricevono per la lotta, quante guarigioni e diavoli allontanati! Dato che ogni male, di qualsiasi origine, è di sua provenienza; e solo con i mezzi di Dio voi potete sconfiggerlo!
Quante sono quelle parrocchie che si consacrano a san Michele e lo pregano al termine della Santa Messa? Fatelo voi, miei cristiani! Pregate, offrite Eucaristie, fate adorazioni e fate una vita santa per ridare luce alla mia Chiesa, e sciogliere i legacci del nemico che cerca di imprigionarla continuamente. Ancor più vi chiedo di domandare al Cielo il dono di figli benedetti, già consacrati a Lui ancor prima del loro concepimento e nel grembo materno al mio Cuore, al Cuore della Madre mia, e al Cuore Santo di San Giuseppe. Fateli avvicinare ai Sacramenti quando il peccato non ha toccato ancora la loro anima. Appena ricevuta la Prima Comunione quando sono ancora bimbi e quindi plasmabili e duttili, fate far loro i primi nove venerdì e i cinque primi sabati: li predestinate all'eternità!
Durante la vita fate novene di Comunioni per la vostra e l'altrui agonia, e per i tempi di prova. Sarete fortificati, rivestiti come una corazza, e quando giungerà l'ora, il nemico troverà un muro sacramentale di luci riflesse che lo accecherà: sarà impenetrabile, non potrà arrecarvi danno, e dovrà fuggire.
Figli miei, armatevi! Non siate inermi o passivi. Questa vita è una lotta contro le forze del male per la vittoria del mio bene che è anche il vostro. Ti benedico".

15 febbraio 2016

"Spandete il seme della carità spirituale nell'orazione e nei mezzi
che Iddio vi ha donato per dare conversione, liberazione e guarigione"

"Mia piccola Maria, su quelli per cui preghi Io mi protendo, su tutti vado e porgo la mia benedizione, cerco di entrare nel loro cuore, gli allontano il male, busso, ma devo attendere la loro risposta e il loro consenso. Ognuno di voi dovrà giungere al suo Giudizio personale, e poi, alla fine dei tempi, l'intera umanità, presentarsi al mio Giudizio universale. Dinanzi alla moltitudine: tutti presenzieranno dinanzi alla mia Persona, nessuno escluso, e nessuno potrà giustificare i suoi atti dinanzi alla Verità. Nel numero innumerevole dell'umanità è esiguo il numero dei Santi che non abbiano mai peccato. Quasi tutti lo hanno conosciuto e commesso e, per questo sono venuto in soccorso a lavare le loro colpe nel mio Sangue. Ma è richiesto da esso la vostra partecipazione nell'amore, nell'operato di bene, a farvi carità.
Il mio Sangue e la vostra carità lavano i vostri peccati, nobilitano l'anima, innalzano lo spirito, ricolmano di meriti. La natura di Dio è l'amore, la sua Essenza, il suo Spirito: sono puro compendio d'amore. Tanto più operate in esso, tanto più voi acquisite la sua stessa natura e ne fate parte. Per questo vi invito: combattete per la Giustizia, operate per la pace, venite in soccorso a sfamare e ad abbeverare alle necessità umane. Spandete il seme della carità spirituale nell'orazione e nei mezzi che Iddio vi ha donato per dare conversione, liberazione e guarigione. Tutto concorre al bene, e ad ognuno è data la possibilità di acquisirne ed arricchirsene. Fatevi torce ardenti di carità: chi la vive ne ha il cuore ilare, il pensiero illuminato, uno spirito di pace, e spande la sua benedizione intorno a sé, e alle sue generazioni. Operate! Il tempo della vita è breve, e scandito è già il suo termine, ineluttabile e inderogabile il suo Giudizio, ma ricordate che il bene fatto non verrà mai dimenticato! Ti benedico".

17 febbraio 2016

"Il programma di risurrezione di Ninive è valido per tutti i tempi e,
ancor più in questo tempo storico nel quale mai l'umanità è stata così malvagia,
così dura di cuore, poiché l'uomo si è fatto dio di sé stesso"

"Mia piccola Maria, ogni preghiera non verrà dimenticata, ogni lacrima raccolta, ogni cuore nella verità è mia appartenenza, ed avrà la sua risurrezione.
La quaresima vi presenta la storia di Ninive, la grande città, che si era fatta così perversa da aver suscitato lo sdegno del Creatore che, profetizzando su di essa, ne aveva minacciato la distruzione. Nell'impeto estremo della sua Misericordia Egli manda il suo profeta; manda Giona ad annunciarlo, e alla sua predicazione la città ascolta, crede e si avvede: si veste di sacco e digiuna; cambia in rettitudine il suo comportamento, eleva la sua invocazione al Cielo; e la mano di Dio non s'abbatte, e più non si realizza il suo monito poiché non ha più motivo di realizzarsi.
Il programma di risurrezione di Ninive è valido per tutti i tempi e, ancor più in questo tempo storico nel quale mai l'umanità è stata così malvagia, così dura di cuore, poiché l'uomo si è fatto dio di sé stesso. Se si attuasse la sua penitenza, la sua conversione, la sua preghiera, essi diverrebbero il soffio dello Spirito Santo che scaccia ogni male dalla terra, il demonio perderebbe il suo potere e, precipitando agli inferi, la natura ritornerebbe alla sua primitiva bellezza: le acque, l'aria, e ogni cosa creata farsi originariamente pura, ogni cuore mondo, e tra le creature stabilirsi la fiducia, l'unità, la pace. Ove più le malattie? E ove il terrore della morte? Essa diverrebbe il dolce assopirsi della tarda età che si apre alle divine altezze.
Ma non vedo penitenza, né conversione, né l'elevarsi il grido di salvezza al Cielo: l'umanità persiste nel suo peccato e nella sua superbia; ed Io, come Padre amoroso che in ogni figlio vuole portare correzione perché non vada a perire, mando ancora i miei messaggeri, i miei profeti, che annunciano. Se non ci sarà cambiamento, la mia mano si eleverà a Giustizia, ed essa sarà sempre frutto della mia divina Misericordia, dato che solo la sofferenza, che vorrei che non vi colpisse, può purificare e liberare questo mondo dalla sua distruzione. Ti benedico".


19 febbraio 2016

"Ma se un giusto, che ha compiuto molte opere buone, come dice la Santa Parola,
si trasforma in perverso, il suo cuore a durezza… "

"Mia piccola Maria, San Giuseppe accoglie la preghiera ed è bene porla nelle sue mani. Egli è il Provvidente, ma bisogna che a B. si viva la fede e la preghiera perché i suoi disegni si compiano.
La Quaresima nella Santa Parola di stasera ancora vi pone dinanzi la conversione. Io sono alla fine del percorso di ognuno di voi e vi attendo; a tutti do' modo di ravvedersi, offro tutti i mezzi, in modo che possa attuarsi la propria conversione. Pure per chi è stato malvagio e crudele Io sono lì e offro alla loro esistenza ogni possibilità di emendarsi e, se questo figlio, pur cattivo, cambia il suo comportamento in rettitudine e bontà, le porte del Cielo sono pronte a riaccoglierlo, dato che dinanzi a Me si presenta un'anima divenuta buona, e il suo male ha ricevuto e può ricevere purificazione alla mia Giustizia.
Ma se un giusto, che ha compiuto molte opere buone, come dice la Santa Parola, si trasforma in perverso, il suo cuore a durezza, anche a lui Io do' ogni possibilità, i mezzi di conversione; ma se non cambia, dinanzi a Me si presenterà un'anima cattiva, oscura, che non può essere riaccolta; e il bene fatto gli viene colmato e premiato solo sulla terra. Vi richiamo ad una fede scandagliata nella profondità, ad un comportamento filtrato in ogni suo aspetto, che scava la vostra interiorità alla santità. Poiché se partecipate a mille riti , ma l'anima vostra persiste nel male, a cosa ne è utile?
Siate protesi nel cammino di perfezione, dato che verrete scandagliati nel vostro Giudizio, ed Io, da Padre amoroso, vorrei che evitaste il Purgatorio, la sua prigione che paga ogni debito alla Giustizia divina, o si faccia il più breve possibile. Desidererei invece che diveniste limpidi e trasparenti nella vostra conversione vissuta, entrare subito nella porta spalancata del Cielo, ove vi troverete raccolti al mio abbraccio. Ti benedico".

20 febbraio 2016

"Diventati trasfigurati nella mia natura, e giungendo al Cielo,
acquisterete le proprietà di Dio"

"Mia piccola Maria, Io sono nella Chiesa che soffre: vivo lì crocifisso! Il mio Cuore geme e piange per i miei figli perseguitati, e chiedo a voi, che siete protetti nella vostra posizione di libertà di vivere il vostro cristianesimo, la preghiera e l'offerta per essi.
Il Cielo! Oggi la Santa Parola vi richiama al Cielo! Ah, se gli uomini ambissero, anelassero al Cielo! A volte capita che se guardate ammirati la bellezza dell'azzurro del Cielo, del gioco delle nuvole e la luce che in essa si filtra, e quando ne vedete i suoi svariati colori nei tramonti ne restate meravigliati, eppure essi non sono che ombre ed oscurità dinanzi alla luminosità e alle meraviglie del Paradiso! Non sapete cosa vi attende: non c'è parola umana che ne può esprimere l'intensità, il fuoco, il gaudio, le scoperte!
Come mai il nemico vi tenta, vi perseguita, vi tormenta? Non perché interessato ala vostra persona, ma perché è invidioso, geloso che voi possiate possederlo, dato che ne conosce la preziosità di ciò che lo contiene! Come raggiungerlo? Io vi ho riaperto le porte; ora tocca a voi farvi una scala per giungervi: una scala formata dalla fede, dalla speranza e dalla carità. La Fede, che ve la sostiene, vi dà fortezza; la Speranza, che sono gli scalini che, salendo, vi portano alla sua contemplazione e, scalino dopo scalino, l'accresce; la Carità, che sono gli atti d'amore, le gemme preziose che l'ammantano, la rivestono e ne danno valore e ricchezza.
Nella Parola di Dio, nel mio Insegnamento vissuto, voi acquistate la Fede; nell'adorazione dei divini Misteri, nella mia contemplazione, voi sperate. Nel nutrimento ai miei Sacramenti venite intessuti di Carità e ve ne santificate. Queste tre virtù fondamentali vi elevano, fanno trasformare l' anima alla sua purezza e, tanto più simili ai miei Apostoli che mi contemplano nella mia Trasfigurazione nella quale mi rivelo come sono nella mia divinità: voi venite trasfusi e trasfigurati di Me: vi trasfondo la mia Luce, vi ammanto della mia divinità. Diventati trasfigurati nella mia natura, e giungendo al Cielo, acquisterete le proprietà di Dio. Ti benedico".

23 febbraio 2016

"Come riconoscere un buon Pastore? Quando notate che ha cura delle anime,
si pone al loro servizio, e non cura sé stesso, anzi si dimentica di sé!"
"Mia piccola Maria, G. si sveglierà, si sveglierà, e tu andrai, come desideri, e farai una confessione più profonda ed accurata dell'intera tua vita, anche se Io ho già perdonato i tuoi peccati. Non dice stasera la mia Santa Parola: "Se anche aveste l'anima rossa come porpora per il peccato, se vi date a Me, la farò divenire bianca come la lana"? E ancor di più vi dico: seppur foste divenuti dei tizzoni di carboni ricoperti solo di fuliggine, se dati a Me, vi farò divenire teneri ramoscelli al primo germoglio. Se, pentiti, andate al lavacro del Confessionale e, veritieri, ve ne accusate, Io verginizzerò l'anima vostra, dandogli il candore di un fanciullo; e nel Sacramento voi ne ricevete forza e sostegno al vostro cambiamento. É così semplice sulla terra il perdono dei peccati e la possibilità del suo emendamento, mentre in Purgatorio si fà più lungo e doloroso il suo percorso del pagamento, ed Io vorrei risparmiarvelo.
Qual' è il peccato più difficile ad estinguersi, più arduo da estirpare, e porsi al cambiamento? É la superbia, l'ipocrisia, e la vana gloria. La superbia rende duro il cuore, e quelli che la detengono sono proprio coloro che detengono seggi di potere, di autorità e di prestigio, sia nell'ambito politico, culturale e scientifico, come nello spettacolo e, quel che mi arreca più dolore, nelle Gerarchie della Chiesa, ove si brama spesso l'ambizione e lo sfarzo di sé stesso, il desiderio di onori e i primi posti, mentre essi sono così severi, imponendo disciplina e direttive sugli altri, come dice il mio Vangelo: "pongono pesi e fardelli sul popolo, ma loro sono così lontani da Me".
Come riconoscere un buon Pastore? Quando notate che ha cura delle anime, si pone al loro servizio, e non cura sé stesso, anzi si dimentica di sé! Non cerca il plauso, il merito, il primato; non cerca la scena: si nasconde per quanto gli è possibile, opera per amore di Dio, non per glorificarsi. Dato che per i cattivi Pastori che, se hanno operato per fare del bene, ma era solo per ostentare e per porre in rilievo la propria persona e il potere d'influenza e di dominio sugli altri, sarà un bene già premiato, si disperderà sulla terra, e non raggiungerà i Cieli. Mentre l'umile, pur dimenticato e non riconosciuto, ma rimirato al mio sguardo, ne benedico l'opera: la moltiplicherò fruttificandola.
Figli miei, per quanto poveri peccatori, venite al Confessionale, al suo lavacro, mantenete un cuore umile e veritiero: in esso avrete sempre il riscatto e la salvezza. Ti benedico".


24 febbraio 2016

"Chi segue Me non cerchi primati, né il plauso umano, anche nella Chiesa"

"Mia piccola Maria, e credi che Io non voglia sciogliere tutte le funi, tutte le catene? Per che cosa sono nato e sono venuto nel mondo se non per liberare gli uomini? Io posso, ma essi non vogliono. Per questo vi chiedo la preghiera: essa serve per plasmare i cuori, per renderli duttili al sì, al cambiamento, per far sì che Io possa liberare. La preghiera fa miracoli! Ecco, cercano di imbavagliare la bocca di chi professa il vero, cercano di far tacere il giusto; anzi la sua sola presenza è irritante poiché è riprovevole alla coscienza degli stolti e dei malvagi. Sempre si è cercato d'intralciare e perseguitare i miei profeti, e persino uccisi. Lo stesso alla mia Persona: forse che, entrando in Gerusalemme, la mia Parola, che è Verità, è stata accolta? Vengo crocifisso perché fosse crocifissa la mia Parola, e tacesse.
Chi segue la Verità è perseguitato: porta la sua croce, anzi la sua croce ne firma l'autenticità. Quando vedete quelli che inneggiano, godendo nel vuoto, è perché hanno rifiutato la croce e, per il proprio tornaconto l'hanno posta sulla spalle degli altri: il loro godere è segno della menzogna in cui vivono. Chi segue Me non cerchi primati, né il plauso umano, anche nella Chiesa: quanto pavoneggiamento nelle parrocchie, quanta voglia di essere protagonisti nel proprio insegnamento! Quanti non vogliono mai distaccarsi dal posto così ambito che hanno ottenuto per lasciare posto agli altri, ritenendosi necessari! Vogliono essere essi le guide e i pilastri del proprio sfoggio culturale e delle proprie capacità. Mentre Io chiedo a chi, pur volendomi seguire: non ambite! Accontentatevi del servizio che vi è richiesto di fare! Chi mi ascolta e lo adempie è chi è umile ed è veritiero.
Vengono a Me, nel Vangelo, Giovanni e Giacomo e, dietro l'intercessione della loro Santa Madre, mi vengono chiesti per essi posti alti, di starmi accanto in seggi, in troni nel Cieli. Io torno a dire, come dissi a loro : chi segue Me, beve il calice della croce, della prova e del combattimento sulla terra, e il posto che il Padre vostro vi ha preparato e ritenuto giusto per voi è da Lui stabilito. Iddio, che ha plasmato le vostre membra, che con il suo pensiero ha ispirato lo Spirito in voi, sa quale è il meglio per voi: vi ha creato per quella nascita, per quel luogo, per quel sesso, per quella missione, e vi ha preparato la casa appropriata di beatitudine nel Cieli. Siate come i bimbi piccoli, che non ambiscono: sono veritieri nel loro gioco, non pensano in quale luogo vivono, in quale casa abitano, dove andranno domani, ma godono e ambiscono solo di vivere del calore della mamma e del papà. Perché sono così sereni? Perché il loro animo è incorrotto: vivono nel loro essere della verità in cui sono stati creati. Ti benedico".

27 febbraio 2016

"State simili a Mosé dinanzi al Roveto ardente, adoranti nella vostra meraviglia,
scaldatevi al suo calore che è inesauribile, pronti al suo ascolto e adempienti"

"Mia piccola Maria, i tuoi figli dovranno fare il loro percorso nella vita: incontreranno sofferenze nei suoi eventi perché poi giungano a Me. Ma non andranno perduti. Possono andare perse tante preghiere e l'invocazione di una madre? Dice la mia Santa Parola che chi è in piedi non tema di non cadere, chi ha compreso la mia vera via non si creda però l'eletto, l'infallibile, il giusto, poiché il domani porta la sua incertezza e la sua prova, e colui che oggi è in piedi può decadere e perire. Il mondo odierno è così perverso, il demonio si è fatto potente nel peccato commesso dagli uomini, e la natura umana è così fallace nella sua fragilità. Non poggiate le forze su voi stessi, ma siate fissi al mio sguardo, uniti sempre a chi possiede tutte le potenze per vincere ogni male.
State simili a Mosé dinanzi al Roveto ardente, adoranti nella vostra meraviglia, scaldatevi al suo calore che è inesauribile, pronti al suo ascolto e adempienti, e Iddio vi farà divenire piccole fiamme che ardono di Lui ovunque andiate. Ecco, voi siete delle piante, ognuna trapiantata sulla terra del suo Creatore, nessuna a caso. Il Padre Celeste vi offre in essa il suo nutrimento, la linfa, le piogge, il sole: vi cura perché abbiate a crescere saldi, forti, di ricca fioritura, e di ogni abbondanza per ricolmarne il creato. Se vi lasciate forgiare dalla sua Opera, se vi abbandonate al suo lavoro in voi e, generosi, ne ricambiate la vita data, vi farete piante ornate di variopinta bellezza e copioso raccolto, in modo che il Padre Santissimo, guardandovi, e rimirando la sua fattura in voi moltiplicata al bene, se ne glorifichi e vi trapianti nel suo Giardino celeste ove la letizia del suo godimento è in eterno. Ma se la pianta dell'anima vostra, dopo essersi pasciuta e aver succhiato e ricolmato di tutte le proprietà della terra e ogni elemento offerto perché fruttificasse, se ne è appropriato solo per sé, ritorna al suo Giudizio secca, avvizzita, sterile; a cosa servirà se non al taglio per essere legna da ardere nel fuoco?
Figli miei, il tempo del taglio è irrevocabile, prima o poi: Io farò di tutto perché a Me ritorniate con il vostro raccolto, ma siatemi fedeli rimanendo fissi a Me per restare in piedi e non cadere, per ardere nell'amore, per far sì che portiate abbondanza di un bene compiuto, di un ricco frutto. I vostri rami allora si protenderanno sino ai Cieli. Oppure, se non ascoltate sì accorati richiami e amorosa sollecitudine e cura, le vostre radici si protenderanno per sempre nei baratri della terra. Ti benedico".

29 febbraio 2016

"Oggi, se tanta lebbra nello spirito corrompe e devasta l'anima più delle carni,
è perché l'uomo persiste nel peccato che la provoca"

"Mia piccola Maria, tu riponi tutto nelle mie mani, ed Io le raccolgo e le racchiudo in esse. Ecco, la verità costa, costa la lotta, l'incomprensione, la persecuzione, a volte la vita stessa. Dato che la verità si svela: è come un giorno pieno, è scoperta e può essere attaccata da chi è nella cattiva coscienza; mentre chi vive nella menzogna, in essa si copre, si camuffa, vi si nasconde e si protegge. Perché mai allora seguire la Verità? La Verità è luce, è salute, è Redenzione. La Verità sono Io! Viverla è seguire, è operare il bene per l'intera umanità, è raggiungere la salvezza. La mia Parola trasuda in ogni sua goccia di Verità, ed Io la proclamo alle genti, eppure essa spesso ne provocava e ne provoca lo sdegno, dato che è come il sole che, nella sua luce, acceca gli occhi e non se ne può sostenere lo sguardo, se si è nelle tenebre: essa mette a nudo il male, e la si vuol far tacere ed occultare.
Nel Vangelo di stasera dico: "Non a tutti sono date certe grazie". Ai tempi di Eliseo solo a Natan, il lebbroso, venne data la guarigione in mezzo a grande epidemia della lebbra. Solo ad una povera vedova, ai tempi di Elia, venne concessa, alla sua indigenza, la Provvidenza, che sfamò lei ed altri, in mezzo a grave carestia. Poiché Dio vuole la fede, la carità, l'ubbidienza. Natan, per fede ed obbedienza alla Parola rivelata dal Signore, e a lui profetizzata, si bagnò per 7 volte nel fiume, gesto allora incomprensibile, e ne venne sanato. É per la sua carità e per obbedienza all' insegnamento dei Padri, che la vedova rifocilla Elia con il suo ultimo sostentamento, e ne viene ricompensata.
Oggi, se tanta lebbra nello spirito corrompe e devasta l'anima più delle carni, è perché l'uomo persiste nel peccato che lo provoca e, se un malato non cerca la cura, non c'è guarigione: non si converte, non va alla Confessione e spesso, pur recandovisi, il suo cattivo agire non cambia. Quanti Paesi sono nell' indigenza estrema! E non solo perché quelli ricchi li defraudano, ma le loro povertà materiali sono spesso sintomo della loro miseria morale, del degrado nel quale vivono, nel peccato che non vogliono abbandonare: al posto della fede nel vero Dio si danno a dèi pagani, o fanno compromesso con riti esoterici di origine maligna, e il demonio prende potere per portare la sua distruzione e desolazione, sobilla, e non si cerca la pace ma il primato delle terre con le loro guerriglie.
Se il cuore non si apre come può entrare la Grazia di Dio ed operare, portando salute, provvidenza, pace? Nella sua Misericordia, nella sua infinita bontà, l''Altissimo Signore dona continuamente grazie nel proseguo dell'esistenza dando vita, terra, sole, piogge, ecc…, dando giorni al tempo perché ci sia ravvedimento e conversione. Voi direte: "E quando, Signore, ci sono creature meritevoli e veritiere, che operano il bene e ti seguono ma, chiedendo grazie, non ne ricevono?". Figli, se sapeste quante ne vengono perennemente concesse nel sostentamento della loro stessa vita, nei pericoli scampati, nei giorni di pace e letizia avuti, e non ve ne avvedete! Ma quand'anche alcune grazie di guarigione, di particolari necessità o altro non vengono date è per dei fini particolarissimi e imperscrutabili a voi, ma svelati pienamente nel Pensiero del Padre Santissimo che ne traccia il tratto e ne ricama il disegno, che a voi verrà svelato in Cielo nella sua mirabile e perfetta fattura di bene e di salvezza. Ti benedico".

Marzo 2016

""Io cerco un amore appassionato, ardente, simile a quando siete stati innamorati di una creatura:
andavate al suo incontro, lieti di starle accanto, felici di amarla,
desiderosi della sua confidenza. Così Io cerco il vostro amore!"

Ave Maria!

3 marzo 2016

"E ancora griderò: "Vattene, satana, dalla terra e dall'uomo! Ritorna ai tuoi abissi!"

"Mia piccola Maria, Io aprirei tutti i recinti, ma sono legato dalla Parola data all'uomo sulla sua libertà. Nel vangelo di stasera vengo accusato di scacciare satana in nome di Belzebù, quindi mi si accusa di esserne alleato. Ma può chi è complice combatterlo? Solo chi ne è avversario, che vive una dimensione diversa, si combatte. Oggi non solo non si combatte più il demonio, ma non ci si crede più: lo si considera una favola antica per ignoranti, mentre egli è operante, vigile, onnipresente, e si fa beffe della vostra incredulità, trovando così la strada aperta e spalancata; e ovunque porta la sua devastazione e il suo veleno.
Dice il Vangelo: se una casa è ben difesa, armata, il ladro non può scardinarla, ma se essa viene lasciata incustodita, il ladro entra e prende possesso di tutti i suoi beni, devastandola. Quando un esercito nemico avanza, l'altro crea trincee, roccaforti, armamenti ed avamposti per porre difesa, e non ne permetta l'avanzata; ma se lasciato il territorio abbandonato a sé stesso, scoperta ogni sua posizione, il nemico conquista e possiede. Nello stesso modo il demonio agisce.
Ormai molti sacerdoti non credono nella sua azione; persino nelle alte Gerarchie della Chiesa, ugualmente la moltitudine dei cristiani che se ne irride. E non sanno che le molte malattie psichiche, spirituali, fisiche, sono di sua origine e sono da lui provocate? E non solo operando nel'occulto che è reale, e porta concretamente il suo danno, ma nel peccato persistente e non sanato nel non far ricorso ai mezzi che il vostro Maestro vi ha donato con la sua Redenzione. Chi porta odio, rancore, forti risentimenti: questi mali si concretizzano nella persona sino a farsi spesso cancro nel corpo o devastazione nella mente.
Chi vive omicida o violento, facendosi operatore di satana, da lui stesso ne viene poi distrutto. Chi vive nella maledizione, il suo male s'incarna in sé e lo divora. Mentre chi vive nella benedizione di Dio gode dei suoi beni e della sua salute. Quando la Chiesa e i cristiani si fanno roccaforte, vivendo una vita santa e combattendo il demonio, essi divengono il mio esercito che si dilata sul resto dell'umanità, difendendola, arrestando o allontanando il nemico. Se sapeste quanti posseduti sono presenti soprattutto nei Paesi pagani ove non sono riconosciuti.
Il diavolo digrigna i denti e, beffardo e sfrontato, grida contro l'Onnipotente Dio: "Ove sono i tuoi sacerdoti, la tua Chiesa, i tuoi cristiani che si fanno alleati al mio possesso?". Chiamo voi, mio "piccolo Resto": "Siatemi uniti, venite spesso alla Santa Messa, nutritevi dell'Eucaristia e adoratemi. Pregate e confessatevi spesso: voi siete il mio "Dito", il "Dito di Dio" che scaccia ancora satana; siete il sentiero illuminato in mezzo all'oscurità di questa terra che permetterà che Io ritorni e non solo con il "Dito", ma con la mia intera Persona, e ancora griderò: "Vattene, satana, dalla terra e dall'uomo! Ritorna ai tuoi abissi!". Siatemi uniti! Non vi allontanate da Me! Con chi potreste difendervi: voi e i vostri cari? Il demonio, nella sua immagine, è orripilante e di svariate forme mostruose; ma sulla terra inganna: ha modi anche soavi e capaci di ammaliare, nelle sue sembianze e bellezze. Solo facendo unità e luce con Me voi potete essere difesi, tutelati, e scoprirlo. Ti benedico".

4 marzo 2016

"Io cerco un amore appassionato, ardente,
simile a quando siete stati innamorati di una creatura:
andavate al suo incontro, lieti di starle accanto, felici di amarla,
desiderosi della sua confidenza. Così Io cerco il vostro amore!"

"Mia piccola Maria, sì che sei nel mio perdono! Stasera nel Vangelo mi viene chiesto: "Qual è il primo dei Comandamenti?". Ed Io rispondo: "Ascolta, Israele: amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, la mente e la forza; e il 2° gli è simile: amerai il tuo prossimo come te stesso!". Chi si accusa del primo Comandamento di non amarmi o di amarmi poco, oppure di essersi dimenticato di Me? Pur se c'è una certa devozione, nella vostra vita tutto è primario alla mia Persona: il proprio io, i propri interessi, e vengo sempre posticipato. Si riconoscono mancanti negli altri Comandamenti che sono importanti, ma non si pensa che il primo è il fondamento e ragione dell'intera Legge.
Quando mi si ama tutto è soave e si ama seguire tutti gli altri Comandamenti. Io cerco un amore appassionato, ardente, simile a quando siete stati innamorati di una creatura: andavate al suo incontro, lieti di starle accanto, felici di amarla, desiderosi della sua confidenza. Così Io cerco il vostro amore! I miei Santi giungevano ad ardere: il loro cuore diveniva un braciere ardente, tanto era il fuoco, che gridavano: "Signore, basta, non riusciamo a contenerlo!". E ponevano bende di ghiaccio sopra di esso, cercando di stemperare, di attenuare tali fiamme. Voi mi direte: "Signore, erano Santi!". Ed Io vi rispondo: "Anche se non arriverete a tali ardori, cercatemi, desideratemi, venite a Me!". La ricerca è già amore, ed è nella misura in cui la porta mi si apre che Io entro, è nella misura in cui le mani si protendono che Io le colmo, e che il cuore ne ha desiderio che Io ne travaso. Come poter avere questo amore se non chiedendo a Me? Io ve lo dono: tanto più mi siete vicini, tanto più Io mi faccio sentire.
Ci sono anche amori crocifissi: ci sono stati anche Santi che, pur desiderando, non hanno avuto risposta, ma solo l'arsura dell'amore. Hanno provato non il sentimento e il calore, la fiamma dell'ardore, ma l'aridità e la durezza. Ma proprio la loro ricerca, la nostalgia, la sofferenza di esso che ne faceva un amore primario nella sua crocifissione e nel suo martirio, e per questo più prezioso e meritorio. É solo amando prima di tutto il Signore Dio che potete amare il prossimo: nel solo umano esso si chiude a sé e diviene egoistico; e nella partecipazione al fratello e alla sua condivisione, che è dare amore a Me, che ulteriormente ve ne arricchisco. Amatemi, figli, nella mia ricerca: venite a Me! Tutto passa: solo ciò che è stato condito nell'amore di Dio resta! Ti benedico".

6 marzo 2016

"Non temete! Ritornate a Me in questo anno della Misericordia
con vero pentimento!"

"Mia piccola Maria, sì che sei capace, dato che sono Io che te ne do' la capacità. G. ti ho detto che cambierà, che avrà la sua risurrezione. Tu ora amalo, pur se ti risponde male: vai incontro con l'amore; solo l'amore può salvarlo e riaprirgli il cuore.
Oggi il Vangelo vi presenta la nota parabola del figliol prodigo: vi evidenzia l'amore misericordioso del Padre che vi ama sempre, e mai si dimentica di voi. Se voi amate i vostri figli anche quando si fanno indegni, quanto più il vostro Padre Celeste! E se pur dei genitori avessero a rifiutare un figlio per i problemi che a loro arreca, il Santissimo Signore ha sempre le braccia aperte nella sua infinita Misericordia. Egli non rifiuta mai l'uomo; è l'uomo che rifiuta Dio!
Ecco, il figliol prodigo, dopo aver speso tutto il suo patrimonio, sperperandolo nel male, si ritrova nell'indigenza totale: rifiutato dal mondo e abbandonato, rimane impantanato nel letame dei porci. Proprio questa situazione, la sofferenza che ne deriva e ne prova: gli fa prendere coscienza che il peccato commesso a cosa lo ha condotto se non alla morte? Alla morte della sua dignità di persona, allontanato e dimenticato, nella fame estrema, ripensa ai beni della casa del padre provvidente di ogni abbondanza ove viene amato come creatura, nobilitato e onorato come uomo.
E pentito, riprende il cammino, chiedendo perdono, verso la casa paterna. Suo padre, al suo sguardo, già gli corre incontro: lo abbraccia, non lo giudica, è felice! Quale dolore per un figlio perso! E quale gioia e conquista un figlio ritrovato! Per questo dico a voi: "Non temete! Ritornate a Me in questo anno della Misericordia con vero pentimento. Pregate nella luce dello Spirito Santo perché facciate un'accurata revisione della vostra vita e dei vostri peccati in modo che in essa non solo abbiate il perdono e siate rigenerati alla dignità perduta, ma molte delle pene temporali che il male compiuto comporta nel suo pagamento in Purgatorio, vi vengano rimesse.
E chiedo anche a quei figli rimasti fedeli ai precetti della Casa di Dio, che però giudicano i figli tornati pentiti e riaccolti dalla Chiesa, di non condannarli, di non ritenersi sdegnati della loro accoglienza e della remissione delle loro colpe, credendosi in questo modo estromessi e offesi poiché solo essi e ne sentono meritevoli. Anche essi hanno bisogno della Misericordia divina che lava l'orgoglio e la chiusura del cuore che li ha resi duri alla misericordia, per riaprirli alla felicità condivisa di un fratello ritrovato e dell'anima vostra arricchita di nuovo amore e partecipazione. Tutto è dono di Dio che spartisce con abbondanza la sua eredità a tutti i figli che tornano ad essere suoi. Non lasciate che il Sangue di Cristo inutilmente resti sulla terra o impantanato nella melma dei porci, ma sia segno della strada del riscatto che ne traccia il solco da seguire, e ne venite lavati e ricreati per giungere alla Casa del Padre a nuove creature, degne della sua figliolanza. Ti benedico".

9 marzo 2016

"«Uscite dalle vostre prigioni! Venite alla luce, voi che siete nelle tenebre!»
E chi vi può liberare se non Io che sono la Libertà e la Luce?"

"Mia piccola Maria, questo figlio non va perso. Ci vuole tempo e pazienza, ma Io non dimentico la sua causa e, se lo hai affidato a San Padre Pio: quando gli viene posta e affidata una creatura, Egli se ne prende carico e non la lascia più.
Stasera la Santa Parola vi chiama: "Uscite dalle vostre prigioni! Venite alla luce, voi che siete nelle tenebre!". E chi vi può liberare se non Io che sono la Libertà e la Luce? Chi sono costoro che sono prigionieri se non gli incatenati di satana, che ricopre nella sua oscurità? E come poterlo sconfiggere e liberarsene se non tornando a vivere la figliolanza con Dio? L'intero Vangelo di questa sera tratta della mia figliolanza con il Padre mio, del mio rapporto con Lui: dichiaro che sono suo Figlio, il Figlio di Dio, ma gli uomini se ne scandalizzano. Ma se Io opero nel suo Nome, se compio le sue opere: i miracoli in amore e santità, questo attesta ed è testimonianza che da Lui sono venuto, a Lui appartengo e sono della sua medesima natura. Un figlio fa ciò che ha visto compiere dal Padre e, se il Padre mio fa risorgere i morti, anche Io faccio risorgere i morti, se il Padre dà la vita, anch'Io do' la vita, se il Supremo Signore con la sua Parola opera e crea, anche la mia Parola compie e dà salvezza.

Pure voi, figli miei, nella misura in cui vivete questa figliolanza con il Padre Santissimo nella confidenza, la fiducia, l'abbandono alla sua Santa Volontà simile ad un figlioletto verso il suo papà, ad un fratello all'altro, ad uno sposo con la sua sposa; in questo amore partecipato e fuso, voi ne acquisite gli attributi, le proprietà, il tratto e la sua fisionomia, il suo DNA; ne siete figli e ne portate l'eredità. E come Lui potrete compiere le sue opere e dire ai fratelli: "Uscite dalle prigioni! Venite alla Luce!". Perché anche essi tornino a riconoscermi e vivere la Santa Paternità dolcissima e tenera del vostro Padre Celeste. Ti benedico".

10 marzo 2016

"Se ci fossero, notte e giorno, nella Chiesa, mani alzate come Mosé
che, adoranti, dinanzi al Roveto ardente, che è l'Eucaristia presente,
intercedenti per l'umanità, satana sarebbe stato bruciato"

"Mia piccola Maria, torno sempre a ripeterti che ciò che deponi in Me Io racchiudo nel mio Cuore e me ne curo. Vai dai sacerdoti, non tenere! Sono Io che ti mando. Tu fai solo il tuo servizio, al resto penso Io: è mia Opera!
Stasera nella Santa Parola il Santissimo Padre ha appena donato le tavole delle Leggi, le tavole della salvezza; e il suo popolo nel frattempo si prostituisce all'idolatria, ad un vitello d'oro che si è costruito e che simboleggia satana. Intorno ad esso inneggiano e danzano, commettendo ogni sorta di male sotto i suoi occhi; e tanto è lo sdegno e l'ira di Dio che vuole far perire Israele. Cosa fa Mosè? Forse che si affianca al furore del suo Signore? Oh, no! Egli alza le braccia e invoca pietà sul popolo: intercede per la sua salvezza: "Che te ne farai, Signore, del tuo popolo che hai appena liberato dalla schiavitù in Egitto per farlo perire in quest'altra terra straniera?". Che te ne farai del tuo popolo che si perde? Ed è alla sua Pietà che il Cuore dell'Altissimo si placa, donando ancora Misericordia e vita.
In questo tempo storico quasi tutta la terra si prostituisce e si pone in adorazione al trono di satana, per avere in cambio ogni piacere e vantaggio. L'umanità non solo balla intorno al suo trono, ma si lascia da lui possedere; e sapeste quanti uomini, in apparenza normali, sono da lui incarnati! Li porta a commettere ogni sorta di bestialità. E la mia Ira ancora si accende, e la mia mano ancora vuole colpire per far perire questa umanità perversa; e se fino ad ora non è stato è perché molte sono state le invocazioni e le braccia alzate in intercessione dai benedetti; e molte anime si sono offerte vittime di espiazione e riparazione al peccato commesso. Ora però molti di essi sono tornati al Cielo, e sempre meno sono le preci e le mani che si stringono alla preghiera d'intercessione; e sono poche le anime che si offrono.
Quanti nella Chiesa mi onorano a parole; dicono, come ai miei tempi, dinanzi alla mia Persona, di seguire e onorare le Leggi di Mosè, ma poi non mi riconoscono e non compiono le stesse opere professate dai Profeti. Ugualmente oggi non testimoniano in mio Nome, vivendo la rettitudine della Legge, la fiamma della Carità, poiché se ci fosse tale fiamma, essa avrebbe incenerito il vitello d'oro adorato nel mondo. Se ci fossero, notte e giorno, nella Chiesa, mani alzate come Mosé che, adoranti, dinanzi al Roveto ardente, che è l'Eucaristia presente, intercedenti per l'umanità, satana sarebbe stato bruciato, le tavole della Legge in voi vissute e il fuoco dell'Amore lo avrebbe annientato, e il mondo liberato. Vivete, figli miei, i Sacri Comandi! Siate adoranti dinanzi a Colui che è l'incendio della Carità! Essi sono le sorgenti della Verità che danno pace allo spirito, ed ognuno di voi, che torna a viverle, migliora l'umanità, e dona ancora misericordia e vita. Ti benedico".

12 marzo 2016

"Perché il demonio si scaglia tutt'ora contro la donna?
La fa violare, uccidere, perseguitare, ecc…
perché in ogni donna è riflessa l'Immagine di Maria che egli odia
e gli ricorda che dal suo "Sì" egli ne è rimasto schiacciato e vinto"

"Mia piccola Maria, i tuoi figli ora vanno per binari che si allontanano e si diramano ovunque, anche da Me; ma poi al loro ritorno si rifaranno e si riporteranno alla loro partenza, alla stazione iniziale.
Stasera nel Vangelo vogliono lapidare un'adultera e mi interrogano sulla sua accusa. Ma lo Spirito parla e dà luce: "Chi è senza peccato?". Coloro che vogliono colpire sono gli stessi che andavano pure essi a prostituzione. E dinanzi alla Verità che si rivela apertamente ella non viene più uccisa. "Donna, qualcuno ti accusa?", le dico. "Nessuno, Signore!" e "Neanche Io, ma ora và, e non peccare più!". Notate: ella ha realmente peccato; è stata colta in fragrante adulterio, ma solo la donna viene posta al patibolo; l'uomo ne è esente e giustificato. Eppure dinanzi a Dio il peccato non ha scusante di sesso, di condizione sociale o altro: il peccato è peccato!
Iddio non ha creato chi ne fosse esente dalla punizione o accreditato nel suo comportamento perché uomo; non ha creato chi fosse superiore o inferiore. Il Padre Santissimo ha formato l'uomo e la donna nella loro diversità perché fossero complementari, la diversità nella complementarietà; l'uno fosse di aiuto e donazione per l'altro. Invece nel corso della storia la donna è colei che più ha pagato e si è riscattata nel suo dolore del male compiuto: discriminata, vilipesa, violata, oltraggiata, sfruttata, usata e denigrata nella sua persona, spesso nella stessa Chiesa, che l'ha educata e formata per essere solo di subordinazione e in funzione dell'uomo. Questo però non è il desiderio di Dio; la sua volontà creativa è stata calpestata. E tale sopraffazione della donna non può nascere, né derivare, e né uscire e aver origine dal suo Pensiero.
Perché il demonio si scaglia tutt'ora contro la donna? La fa violare, uccidere, perseguitare, ecc… perché in ogni donna è riflessa l'Immagine di Maria che egli odia e gli ricorda che dal suo "Sì" egli ne è rimasto schiacciato e vinto. Nell'essere femminile è la vita; distruggendola si cerca di distruggere la vita. Lei che ha il dono della creazione, si fa più simile al Creatore. E non solo come portatrice di vita naturale, ma anche spirituale: vita del cuore. La donna è la parte del cuore dell'umanità: è colei che più ama e si offre; e per questo il demonio in molti Paesi ancora opera per fare in modo che ella sia schiacciata, non accreditata di diritto come persona, tenuta nell'ignoranza a servizio di chi la domina. Il maligno fa di tutto per sporcarne l'immagine, di renderla volgare, di attrarre in lei solo il peccato proprio perché l'uomo non assimili il cuore, i sentimenti pietosi, la misericordia, la capacità di donazione. E non solo, sta' cambiando e, in molto, è riuscito nel mascolinizzare la donna, nel toglierle la perla della sua bellezza nel cuore, offrendole i vantaggi del mondo per accreditarle chissà quali miraggi, nonostante i mezzi cattivi usati, e la fa cadere nel baratro perché cerca di farle ripetere gli errori dell'uomo.
Cosa sarà il trionfo del Cuore di Maria se non l'assimilazione delle virtù, della santità, dei sentimenti materni e femminili nella Chiesa e nell'umanità? Dato che, se i sacerdoti, non solo a parole, lo assimileranno in sé, ma si faranno come diceva San Francesco ai suoi frati: madri. Il che non vorrà dire che perderanno la loro condizione di virilità legata ai propri caratteri maschili, ma essi si faranno umili e generatori di anime: sapranno amare!
Figli miei, Io non vi condanno, ma tornate al Cuore della Santissima Madre e al mio. Non peccate più! Sapeste come il mio Cuore gli è il più simile! Ti benedico".

14 marzo 2016

"Quanti giudici, non tutti, ce ne sono anche di eroici, ma molti si sono dati a satana:
sono entrati nelle file delle logge massoniche per i loro vantaggi e prestigi!"

"Mia piccola Maria, ciò che mi viene dato non va perduto, ed anche quando una preghiera non è perfetta nelle sue intenzioni di bene io cerco sempre di trasformarla nel suo miglior fine.
Nella Santa Parola di stasera Susanna viene accusata ingiustamente da due giudici perversi che da sempre avevano operato in modo discriminate e malvagio per i propri interessi, facendo soffrire molti in Israele. Al rifiuto di Susanna alle loro bramosie peccaminose essi si vendicarono accusandola e condannandola. Susanna si rifugia nella difesa del Giudice Supremo, nel Signore Santissimo: pone la sua causa nella sua invocazione supplichevole della sua innocenza. Il Padre Santo suscita Daniele che, rivestito della potenza dello Spirito Santo, smaschera la colpevolezza dei cattivi giudici e rivela l'innocenza di Susanna; e la condanna che era stata posta sul suo capo ricade in eterno sui colpevoli.
Ai miei tempi anch'Io venni giudicato colpevole: scribi e farisei mi posero sotto giudizio e mi accusarono, non credendo che la mia testimonianza fosse verace: non credevano alla mia Persona, alla mia Missione e condizione divina. Questo accadde perché essi giudicavano appesantiti e accecati nella carne: non avevano luce nello spirito.
Credete che forse oggi che le cose siano cambiate? Quanti giudici, non tutti, ce ne sono di eroici, ma molti si sono dati a satana: sono entrati nelle file delle logge massoniche per i loro vantaggi e prestigi; non operano per il bene dell'individuo e per la collettività: Spesso essi occultano i colpevoli, rei di reati gravi. Quando sono troppo manifesti riescono a dare loro una pena molto più lieve del male commesso; e questo perché satana vuole che i suoi adepti, coloro che per lui lavorano, possano tornare in strada e continuare a spandere la sua distruzione, mentre la loro giusta condanna sarebbe per essi un mezzo di riscatto e di riparazione.
Come sa comprare e corrompere questi giudici, ricoperti di perbenismo e favella capace ed infingarda, ma di azioni corrotte non celate ai miei occhi. Li attendo al traguardo della loro vita! A molti innocenti non viene riscattata la loro causa: percossi, perseguitati e penalizzati ingiustamente o per reati molto più lievi condannati a condanne aspre e dure per portare a disperazione.
La bilancia della Giustizia non pesa equivalmente poiché su una parte siede il demonio che sparge i suoi denari e pagamenti. Mi direte allora: "Come si potrà fare, Signore, perché la Giustizia venga riscattata, l'innocente non perseguitato e ridata nobiltà e concretezza di vita alla verità?". Figli miei, quanti sono che, come Susanna, si rivolgono alla protezione e, uniti alla comunità, invocano iddio perché tali ingiustizie non ci siano? Ci si rivolge spesso solo alla giustizia umana, che ci deve essere, ma non basta. Essa, come vedete, se non è permeata dalla coscienza e legata a compromessi è fallace.
Se sapeste, se la maggior parte di voi, invocasse Dio per un suo intervento, quante cause vinte al bene ci sarebbero! "E quando, pur se c'è stata l'invocazione e il ricorso al Cielo del giusto, e non c'è stata risposta? Ma ne è scaturito il martirio?". Il Padre Santissimo giudica nell'economia della santità e dell'eccellenza della salvezza per tutti: quel martirio diverrà seme per un bene superiore che vedrete e saprete riconoscere poi. Io vi dico e vi attesto,Io, la Parola che si attua e crea, che: seppur un'ingiustizia non sarà stata sanata o riscattata sulla terra, qui dinanzi alla mia Persona, ove la Luce scandaglia e rivela, coloro che sono stati giudici perversi, e non si sono ravveduti, che hanno fatto perseguitare e soffrire, pagheranno la loro prigione in eterno; e per quelli che si sono pentiti, se non hanno fatto riparazione al male perpetrato, non ne usciranno finché non avranno pagato il loro debito. Mentre per chi ha patito l'ingiustizia, Iddio li ripagherà un milione di volte nelle sue consolazioni, e li riabiliterà dinanzi alle moltitudini: ogni verità verrà conosciuta e brillerà nella sua offerta. Io sono il Giudice: in Me credete! Verrà sfamata ogni giustizia e riscatto di salvezza. Ti benedico".

17 marzo 2016

"Per il Santo Padre non temere: parla spontaneamente e a volte cade
in parole poco avvedute, ma la sua opera è testimonianza
del suo amore e della sua pietà"

"Mia piccole Maria, di cosa temi? Se è mia Parola non potrà essere confusa. Vai dal parroco: questa Parola è per i sacerdoti. Sono Io che vi parlo, e non tu. Per il Santo Padre non temere: parla spontaneamente e a volte cade in parole poco avvedute, ma la sua opera è testimonianza del suo amore e della sua pietà. Anche alla mia Persona, nel vangelo di stasera, vengo accusato di essere un diavolo, di coabitare con il maligno poiché professo che la mia Parola dà Vita eterna; ma i miei accusatori pensano alla vita naturale, alla vita mortale: Io parlo del Regno del Cielo; eppure nella mia Parola non c'è errore, e la mia Opera è testimonianza verace di Chi sono.
Il mio Insegnamento è Verità, e la Verità è Luce che non può essere soppressa. Per quanto sulla terra si cerchi sempre di offuscarla, di ricoprirla, di nasconderla, essa torna sempre ad essere ciò che è: Luce che si rivela per sé stessa e torna a splendere in eterno. Se voi vivete ciò che Io dico, voi vivete Me; e se Io vivo, siete e sarete per sempre! Voi mi direte: "Ma come possiamo essere così fedeli in un mondo tanto difficile, ingiusto, pieno di tentazioni, e di ogni male?".
Figli miei, state il più possibile accanto all'Eucaristia! Ricevetemi di più per quel che potete, amate la Madonna, consacratevi a Lei e pregatela, fate le abbondanti devozioni di cui la Chiesa è ricca nei suoi tesori spirituali, scegliendo quelle che il cuore vi ispira: vi saranno di corazza, fortezza, luce e guida, di sostegno e di consolazione per adempiere i miei Comandi. Il demonio, per quanto potrà attaccarvi, non potrà farvi perire; se cadrete vi rialzerete subito, tornando alla mia Misericordia, facendovi alla fonte di questo Sacramento più forti: l'assimilerete incarnandomi; e, se avrete Me, vi fate parte di Me; e se avrete Dio con voi quale potenza! Il mondo, le forze del male, ogni difficoltà e oscurità… ma chi potrà sconfiggervi? Chi potrà vincere Dio? Non sarete solo miei discepoli e fratelli, ma sarete Me; e se siete Me, Io vivo in eterno, e anche voi vivrete nell'infinito senza tempo. Ti benedico".

18 marzo 2016

"La sofferenza però non vi è tolta: vi è richiesta la partecipazione
che con Me si fa redentiva, salvezza e bene per il miglioramento di tutta l'umanità"

"Mia piccola Maria, sei nella mia grazia. Sì, che ti perdono sempre! É stata cosa buona andare da Padre S. Confidate in Dio! Confidate in Dio! Abbiate fede in Lui! Egli è il prode Combattente, il Cavaliere valoroso, il Vittorioso! Chi confida in Lui, chi gli si affida: la sua causa non andrà confusa. Anche quando sulla terra parrà una sconfitta, Iddio la volgerà a perenne vittoria. Ecco, Geremia viene accusato, calunniato ingiustamente, eppure egli non perde mai la speranza in Colui che è potente Guerriero che porta in porto la sua discolpa e la sua difesa, anzi si vergogneranno i suoi nemici che arrossiranno delle loro colpe in eterno.
Anche alla mia Persona, nel Vangelo di stasera cercano di lapidarmi, vogliono uccidermi, ed Io chiedo loro: per quale colpa? Per quale delle opere buone compiute sarei meritevole di condanna e di lapidazione? Ed essi mi risposero: " Non per la carità compiuta, ma per la bestemmia, per esserti dichiarato Figlio di Dio". Ma se le opere compiute sono nell'amore, nel bene profuso che è proprietà appartenente alla natura del Dio Onnipotente, ciò che è in suo Nome non gli è contrario, non gli è nemico, non inveisce o impreca contro, ma ciò che opera come Lui è suo; come può esserne reo chi, come Me, ne viene accusato? E ancora preciso che anche nella Sacra Scrittura vengono dichiarati dèi i figli degli uomini, creati dal Padre Celeste; quanto più Colui che da Lui proviene ed è simile, poiché mi testimoniano i prodigi, i miracoli, che possono essere solo d'origine divina poiché attuati nell'amore e per l'amore suo santo. Eppure essi non demordono, tanto erano accecati e sobillati da satana. Ma non potranno attentarmi alla vita dato che non era giunta la mia ora. Se la mia testimonianza per essi, così chiaramente limpida e trasparente nella sua Opera di verità veniva rifiutata, per altri essa è stata accolta e recepita nella fede poiché anime aperte allo Spirito.
Figli miei, quand'anche la lotta è dura, le prove aspre, le ingiustizie e i fallimenti sono dinanzi a voi, date a Me la vostra causa! Non perdetevi d'animo! Confidate in Dio! Io sono la vostra vittoria, sono il prode Cavaliere che per voi combatte. Mi pongo accanto, e spesso dinanzi, per prendere su di Me i dardi del nemico, e proteggervi; la sofferenza però non vi è tolta: vi è richiesta la partecipazione che con Me si fa redentiva, salvezza e bene per il miglioramento di tutta l'umanità. Ti benedico".

19 marzo 2016

"La mia Via Crucis continua nei secoli, e ne patisce, mai come in questo tempo,
poiché quanto maggiore è il peccato,
tanto più grande è il patimento e la crocifissione"

"Mia piccola Maria, La mia Passione continua, la mia Passione continua! La moltitudini delle genti crede che Io sia solo nel gaudio trionfante del Paradiso, nel giubilo infinito del Cielo, ed è vero. Ma Io sono ovunque, e sono presente e vero su questa terra, immerso nell'umanità, e ne partecipo la sofferenza. Sono nella chiesa, in tutti i tabernacoli e ovunque vengo ancora crocifisso. In tutte le chiese nel giorno delle Palme viene celebrata e narrata la mia Santissima Passione che conoscete nel suo percorso, ma non potete conoscerne la profondità della lacerazione, non solo nelle Carni, ma nelle viscere dello Spirito, lo stillicidio del martirio del Cuore, la partecipazione della mia Santa Madre che, per sollevarmi la pena, e per la salvezza delle creature ne assorbiva e assimilava ogni dolore, ogni offesa, ogni spina e chiodo per quanto la sua natura umana potesse accogliere. La mia Via Crucis continua nei secoli, e ne patisce, mai come in questo tempo, poiché quanto maggiore è il peccato, tanto più grande è il patimento e la crocifissione.
Ancora Io vengo condannato, vilipeso e oltraggiato, tradito dai miei; ancora le verghe mi strappano le Carni, le spine conficcate al Capo per oscurare la Luce della Verità; ancora Io gemo e agonizzo nel Getzemani, nella via del Calvario, nella mia agonia ove i chiodi mi trapassano. E mia Madre è ancora lì a versare lacrime, stringendomi i piedi sulla croce o stringendomi esanime tra le sua braccia, gridando un dolore che è diviso e lacerato tra l'amore di Dio e l'amore alle stesse creature che mi uccidono. C'è però ancora qualche Cireneo, ci sono delle pie donne che partecipano alla mia sofferenza o qualche Veronica coraggiosa nella sua testimonianza che viene a portarmi consolazione, o qualche Giuseppe che, nella sua carità, offre asilo alle mie povere spoglie, ma la moltitudine invece grida ancora il suo "crucifige!".
Molti sventolano le palme con il loro osanna, ma di essi altrettanto saranno poi pronti alla mia condanna, a tradirmi, e a gridare: "A morte!". Cosa potete fare voi, poveri figli miei che mi volete seguire? Fatevi Angeli che mi stanno accanto nel Getzemani: aggiungetevi al numero dei cirenei per sollevarmi la Croce, date preci e suppliche come le pie donne che mi vogliono confortare, fatevi veroniche ardite che vengono a portare la loro riparazione, state vicino a mia Madre per esserne veri figli che non La lasciano sola, e Lei vi porterà a Me per presentarvi e darmene gloria, poiché vi farà riparatori e consolatori per la vostra fede partecipata aiuterà molti fratelli ad unirsi ad una schiera che, con cuore veritiero, innalzerà le sue palme per inneggiare a Me, il Salvatore: "Benedetto il Signore, Colui che viene per la vostra salvezza, che viene per tutti e per ognuno di voi! Ti benedico".

21 marzo 2016

"E tanto più il vostro cuore si fa adorante, tanto più le mani si aprono al prossimo"

"Mia piccola Maria, non aver paura e non sentirti in imbarazzo. Io ti sto vicino. Ecco, Lazzaro con le sue sorelle mi vogliono onorare e mi invitano ad un banchetto. Mi vogliono rendere lode e gratitudine per la vita che egli ha di nuovo riacquistato. Lazzaro ricorda la sua malattia e agonia: quasi si spegne il ricordo alla sua morte: egli è stato smemorato di ciò che ha visto e vissuto poi nell'oblio, quel che è vivo nei suoi ritrovati primi ricordi sono i miei richiami e lo stato in cui si trova ricoperto nelle bende e nel racconto che ne fanno i suoi, ma Lazzaro di nuovo morirà, e quel che non verrà dimenticato sarà il loro amore, la loro amicizia, la loro adorazione che permarrà nei secoli, ricordata sulla terra nel vangelo.
Ognuno di essi rende lode secondo il suo modo, ma Maria è la via oblativa, la più offerente: non teme il giudizio dei commensali e l'imbarazzo del suo gesto adorante. Ella si prostra ai miei piedi, li unge con unguento sì tanto prezioso, li ricolma di baci, li asciuga con i suoi capelli. Quest' adorazione allieta il mio Cuore ma fa scatenare anche la furia di satana mediante Giuda che nasconde la vera motivazione nella parvenza di una carità migliore che poteva essere usata verso i poveri. Mentitore! Ciò che lo acceca e lo rende rabbioso è l'adorazione data alla mia Persona.
Siate amanti di Dio! Il vostro amore sia primario poiché Iddio è la Carità che si offre per primo, che vi dona la terra che vi sostiene, l'aria e il respiro che avete, e in ogni cosa che nasce da Lui e a Lui ritorna. Rendetene lode, e ogni gratitudine, poiché gli amori umani senza il suo motore che li riavvia e li rianima, se non sono condite ad esso sono fuochi di paglia che si spengono alle prime prove. E tanto più il vostro cuore si fa adorante, tanto più le mani si aprono al prossimo. Diventate anime eucaristiche che si offrono adoranti, la vostra vita diverrà tutto un dono al Padre Santissimo, la vostra adorazione si farà continua in ogni vostro gesto, in ogni vostra mansione, anche la più umile: saranno amore per iddio e servizio ai fratelli.
L'adorazione vissuta è balsamo al mio Cuore trafitto: dà riparazione, e molti peccati perdonati, e ne ripaga nella sua generosità nel darvi ulteriore Manna di Misericordia e pioggia di grazie. Siate innamorati come l'innamorato che cerca la sua amata, che si diletta del tempo vissuto insieme e ne è lieto poiché Io, che sono l'Amore, ricambio e vi offro l'amore di cui potete dare a tutti. Ciò che è dato a Me per la mia gloria, diviene la gloria dell'umanità, il soccorso e la carità per ogni uomo.
Quando comprendere se un sacerdote è santo? Dalla sua adorazione: da quanto ami stare con il suo Maestro, dalle sue ginocchia piegate dinanzi al tabernacolo, poiché può essere anche un grande oratore, fare ed affannarsi per tante cose, ma se non adora, ama poco. Se unito a Me, con Me, Io gli darò gli affetti, le capacità di costruire in santità, e saprete che egli ama in verità il popolo di Dio. Ti benedico".

22 marzo 2016

"Innumerevoli fedeli mi ricevono nel male senza darsene pensiero,
nemmeno un briciolo di esame di coscienza: e peccato si aggiunge a peccato!"

"Mia piccola Maria, i tuoi genitori sono nella salvezza e G. si ravvede. Stasera nel Vangelo si evidenzia il mio tradimento: "Uno di voi mi tradirà!", dico agli Apostoli, e Giovanni mi chiede: "Chi è, Signore?". " Colui a cui darò ora un boccone, mi tradirà" e, intinto il boccone lo offro a Giuda che, ricevutolo, viene posseduto da satana. Egli aveva già in progetto il tradimento. Ove si attua il tradimento più grande contro Dio? Nell'ultima Cena, alla mia Mensa.
Ove si attua ancora oggi l'oltraggio più gravoso contro Dio? Sull'altare, ove mi offro come cibo, nell'Eucaristia: ove ancora vengo tradito, oltraggiato, vilipeso, le mie carni lacerate! Se sapeste quanti tra i miei, celebrano con le loro mani nere per il peccato, noncuranti e indifferenti, e quanti fra di essi non credono più alla mia Presenza reale nelle sacre Specie. Vengo dilaniato nelle mie membra, e il demonio prende possesso e spande la sua tenebra sulla Chiesa e sull'umanità.
Innumerevoli fedeli mi ricevono nel male senza darsene pensiero, nemmeno un briciolo di esame di coscienza: e peccato si aggiunge a peccato! Ed Io entro nella putredine, ed è per Me uno stillicidio. E il demonio entra allora nelle creature, e la sua oscurità si espande sul mondo. Molti mi vendono o mi rubano per compiere su di Me atti innominabili, riti orridi: mi lacerano, spezzano le mie Carni e le oltraggiano, e su di Me sacrificano piccole creature per offrirle a satana ed avere in cambio potere, piacere e vantaggi. Quale oscurità si dilata : una notte che invade in ogni luogo!
Cosa si può fare per riparare a tanto sacrilegio? Come riparare all'offesa di un Dio se non offrendo Dio stesso, se non facendo Comunioni in Grazia e amore: facendo adorazioni, offrendo Sante Messe, dato che da tanta tenebra dileguata, torni la luce alle coscienze: tante spine tolte al mio divin Cuore!
Figli miei, se vi accanite, tradite e tornate ad uccidere il mio Corpo, di Colui che vi ama, che vi dà la vita, e che vuole il vostro bene, da chi troverete rifugio, a chi vi appellerete? Chi vi potrà dare la salvezza? Il demonio a cui avete aperto la bocca vi divorerà. Amate l'Eucaristia! É il bene più prezioso che avete sulla terra! Con Essa voi potete vincere, debellare ogni male, ogni entità negativa, ed avere la pace. Ti benedico".

24 marzo 2016

"Chi si vuole far lavare da Me? Chi vuole?
Poiché ciò vuole dire irrorarsi della mia Persona"

"Mia piccola Maria, gioisci, V. sta salendo in Cielo ed esulta! Ecco, è l'ultima Cena, e mi appresso a lavare i piedi dei miei Apostoli. Il mio sguardo s'incontra con ognuno di loro nella tristezza di sapere che presto li avrei lasciati. E quando mi accosto a Giuda i miei occhi si riempiono di lacrime e ne bagno i piedi; so ciò che avrebbe compiuto: il tradimento e l'abbandono. Ma li amo e li ho amati sino alla fine. Se un genitore ama suo figlio, pur quando si è fatto cattivo, quanto più per Me diviene una lacerazione questo mio amore trafitto e ripudiato, quanto doloroso è un figlio che và perduto, ma rimane un amore infinito poiché Iddio non può rinnegare la propria natura.
Pietro cerca di ritrarsi; non vuole farsi lavare i piedi da Me, crede che mi sia di offesa, ma gli intimo: "Se non ti fai lavare i piedi da Me non avrai parte con Me". Se non vi fate lavare da Me, dalle mie lacrime e dal mio Sangue, non verrete purificati, non sarete mondi e non potrete spezzare con Me il Pane dell'Eucaristia sull'altare, farvi a vostra volta Eucaristia che si offre, avere la capacità di lavare i piedi del prossimo, perché possa essere trasformato in Me il mondo.
Chi si vuole far lavare da Me? Chi vuole? Poiché ciò vuole dire irrorarsi della mia Persona, vivere i doni che Io faccio in questa notte, nel lavarsi nel Sacramento che vi ho dato nell'Eucaristia, nel Sacramento del lavacro della Confessione, ed altri che il Sacerdote vi perpetua nel servizio che saprete dare e divenire testimonianza del mio amore, Eucaristia che si frammenta che si dona e vive. E come potete vivere questa realtà se non c'è prima una condizione fondamentale che è quella dell'umiltà? Io mi umilio, mi inabisso nell'uomo per dare prova del mio amore che si annulla per lui, per far sì che voi vi facciate altri Me: solo nell'umiltà voi saprete essere Eucaristia, vivere in autenticità i doni del sacerdozio, farvi servizio del prossimo.
Ecco, mi appresso al Getzemani, la terra del suo percorso è già bagnato dalle lacrime del mio patimento e presto il Sangue del mio sudore ne intingerà il suolo. Non vi addormentate! Siate vigili nell'accogliere sì preziosa eredità, lasciandovi cospargere dalle Lacrime e dal Sangue che vi rendono creature nuove, capaci di amare, e di rendere migliore la terra intera. Ti benedico".

25 marzo 2016

"Il mio Sangue e le Lacrime di mia Madre gridano sempre dalla terra al Cielo
e la fecondano; ad esse si unisce il Sangue dei crocifissi
e le lacrime del dolore materno per far sì che sia accelerata
la Risurrezione dell'umanità"

"Mia piccola Maria, le tue intenzioni sono già qui. Già tutte le conosco. Ecco, Io muoio, continuo a morire sulla terra in tutti i crocifissi di ogni luogo, tra i vilipesi martirizzati, in coloro che vivono ogni sofferenza e ingiustizia, sui violati, ecc… Io ancora in essi muoio. Nella mia Santissima Passione sono stato così scarnificato nel mio Corpo e nel mio Spirito, in uno spasimo di tormenti a voi non comprensibili, ma che aveva in Me tolto ogni sembianza umana o apparenza divina, tanto il dolore e le tenebre del peccato degli uomini mi avevano sfigurato!
Mi annichilisco, mi umilio, mi sottopongo ad ogni tortura, e lascio che Io sia scarnificato in ogni cellula di Me stesso perché pazzo d'amore per voi, una pazzia ugualmente a voi non comprensibile, ma mi lascio aprire le membra in modo che ne scaturisca per voi un effluvio d'amore che non avete, voi così freddi nel cuore, incapaci di amare, perché ne veniate infusi: il cuore si sciolga e se ne nutra lo spirito, e ne fecondi l'anima.
Nel tempo della mia morte corporale sono disceso agli inferi per portare la mia liberazione sui giusti e su coloro che avevano ormai saldato il loro debito, e vengo accolto con un grido di esultanza e liberatorio: abbraccio gli antichi Profeti in attesa, i miei cari che mi avevano preceduto, il mio Santo Padre Giuseppe. Ma sulla terra la mia Passione ancora vive mediante il dolore e lo spasimo dello strazio del Cuore della mia Santissima Madre che, come Me, con grida e lacrime, nell'attesa del mio ritorno, non prende riposo e né si nutre: intercede presso il Padre Celeste in modo che le sue lacrime accelerino la mia Risurrezione.
Tutt'ora Io muoio in quelli che vengono ovunque nel mondo perseguitati, torturati, massacrati, ecc… E prendo riposo in coloro che mi amano e si prendono cura dei fratelli e si pongono a loro servizio e, servendo essi, curano e danno ristoro a Me. Ancora le madri addolorate di tutta la terra piangono, gridano verso il Cielo perché ci sia giustizia e pace dinanzi ai loro figli uccisi, in una pace che è violata, e in ogni tipo di ingiustizia e profanazione che vivono nelle proprie viscere. Il mio Sangue e le Lacrime di mia Madre gridano sempre dalla terra al Cielo e la fecondano; ad esse si unisce il Sangue dei crocifissi e le lacrime del dolore materno per far sì che sia accelerata la Risurrezione sull'umanità.
Anche voi, figli miei, nell'attesa, state accanto a mia Madre: questa Madre che piange accorata per la vostra salvezza, perché la vostra offerta divenga intercessione per la liberazione di quest'umanità prigioniera, di coloro che ancora mi vogliono, delle anime Sante del Purgatorio, per la rinascita dell'uomo che in Me si ricongiunge e vive rigenerato nell'amore eterno. Ti benedico".

26 e 27 marzo 2016

Nella notte santa della solenne Veglia pasquale:
"Esulta e gioisci: è la Risurrezione!"

"Mia piccola Maria, esulta e gioisci: è la Risurrezione! Sulla terra le campane suonano a festa. Nei Cieli il gaudio è un tribudio di esultanza che osanna di giubilo, in una melodia celestiale, che è un incanto. Io vengo a spezzare le catene, squarcio le tenebre della notte, spacco le pietre del sepolcro, perché ne usciate dalle sue oscurità e prigioni, e veniate alla luce del giorno che non ha tramonto. Sono la Vittoria che riporta la vita alla vostra morte, sono Colui che riapre le porte che vi erano precluse e che non permette che più morte vi corroda, né oscurità vi penetri, né prigioni e terre vi detengano. Io sono la chiavi che vi aprono, con il riscatto del mio Sangue, la libertà.
Vengo in questa notte a risorgere e far risorgere l'umanità, la natura, il Purgatorio ed ogni cosa creata, perché in Me riporti vittoria, vita ed immagine, così come il Padre Santissimo l'ha formata nella sua primaria origine verginale.
In questa notte si aprono i frontali del Purgatorio e, a miriadi, le anime risorgono per il Cielo, e le altre anime sollevate dalla loro pena. Sui moribondi: quanto più è accolta per essi la preghiera e con quanta più veemenza e pietà il Salvatore Dio li attrae a sé e li salva! Sui malati: a portare la guarigione o il sollievo, il conforto alla loro croce. Su tutti mi protendo per far sì che giungano a salvarsi. Il demonio continua la sua furia e la sua distruzione, ma Io in questa notte ancora risorgo e sono il Potere che lo schiaccia, lo supera, lo vince sempre. La mia potenza su di lui s'innalza ed egli si inabissa: tornerà a colpire, ma Iddio non demorde, per quanto egli faccia guerra. Io sono il Combattente valoroso, l'Intrepido che riprende con più vigore la difesa e la vittoria!
Chi vuole essere con Me? Chi vuole combattere con Me? Egli stesso sarà il vittorioso, il risorto! E farà con Me, risorgere. Ti benedico".

29 marzo 2016

"Se l'uomo crede fermamente nella mia Risurrezione,
la sua vita prende senso, la sua fede motivazione"

"I tuoi nipotini sono già in Me. Mia piccola Maria, Io sono il Risorto, sono il Dio dei vivi e non dei morti. Le donne vengono per Me al sepolcro ed Io vado loro incontro: esse mi adorano ed Io le mando per essere annunciatrici della mia Risurrezione; una missione grande proprio alla donne che, a quei tempi, come anche i bambini, erano le meno considerate nel popolo. Come spesso accade ddio si compiace di scegliere gli ultimi: poveri, non riconosciuti, gli umili, ma adoranti, perché portino il suo lieto Messaggio! Ed esse vanno, e la Parola della mia Risurrezione si diffonde.
Gli stessi soldati ne informano i capi, ma la mia verità viene messa a tacere con l'inganno, traviata, coperta, perché non venga riconosciuta e non mi si segua. Ancora oggi viene celata la mia Immagine, bendati i miei occhi, la mia bocca, in modo che non abbiate a vedermi, non possiate ascoltarmi, poiché se l'uomo crede fermamente nella mia Risurrezione, la sua vita prende senso, la sua fede motivazione, ogni aspetto prende il suo significato e diviene non una perdita ma una vittoria. Il malato non si lascia andare alla disperazione ma accoglie nella pazienza la sua sofferenza per la speranza che vive. I moribondi sanno guardare al Cielo e chiedere al Padre Santissimo il suo perdono perché vanno oltre questa vita: non li attende la morte, ma il percorso continua. Ogni frangente, ogni realtà umana, tutto ciò che è fallimento, se dato a Me, non rimane tale, ma diviene vittoria, ha il suo riscatto.
Io risorgo in ogni Santa Messa, nell'Eucaristia, nei Sacramenti; risorgo nei miei diletti, risorgo nel bene fatto nell'amore vissuto, in ogni peccatore che ritorna, che perduto si rinfranca, e tutto nella mia divina Misericordia che trionfa e fa risorgere.
Figli miei, sono qui con le braccia aperte, pronto ad accogliere tutti, trepidante a farvi entrare nel mio Regno: non è qui sulla terra la vera vita; essa vi attende, ed Io ve ne apro l'accesso, e ve la dono. Guardate le mie mani, i miei piedi trafitti, il mio costato trapassato, che attestano che il mio amore ve le ha date, perché esse siano trasformate nella mia vittoria in scie luminose che sono le porte che, se volete, v'introducono alla mia Risurrezione. Ti benedico".


31 marzo 2016

"Se non mi vedete nelle mie sembianze umane,
è lì presente il mio Corpo glorioso nell'Eucaristia ove ascolto i vostri pensieri,
il battito del vostro cuore e conosco i vostri desideri"

"Mia piccola Maria, quando andrai ricordati che Io sono con te. Hai Dio con te che spiana il tuo cammino, non temere!
Stasera nel Vangelo appaio ai miei Apostoli da Risorto: sono il Risorto! Ed essi ne rimangono stupiti, sconcertati, meravigliati. Non sanno cosa fare, ed Io vado in soccorso alla loro povera umanità: mi faccio toccare, mangio dinanzi ad essi, sono vivo, concreto, reale, sono il medesimo Signore, lo stesso Maestro, ma le mie piaghe sono cicatrizzate, le mie membra intatte, il mio Volto più maestoso e luminoso di prima. Appaio nella mia natura umana e divina risorta, tutta fusa e compenetrata nello Spirito che può finalmente rivelarsi nella sua pienezza qual è: vita naturale divina risorta che vive di tutte le sue potenzialità, che permeano, superano, passano attraverso la materia, il suono, il tempo e lo spazio: niente può recare barriera! Soffio lo Spirito alle loro menti perché le Sacre Scritture siano profuse in essi nella mia Sapienza e possano esserne portatori, diffusori in tutto il mondo.
Anche voi potete ritrovarmi: Io ci sono, presente, vivo, risorto. Mi ritrovate in modo particolare nella Santa Messa, ove le Sacre Scritture sono sempre le stesse e vi parlano di Me, ove ancora, attraverso di esse, Io vi parlo e insegno. Se non mi vedete nelle mie sembianze umane, è lì presente il mio Corpo glorioso nell'Eucaristia ove ascolto i vostri pensieri, il battito del vostro cuore e conosco i vostri desideri, ove vi amo e alito su di voi il mio Santo Spirito in modo che voi possiate scrutare ed essere arricchiti non solo della comprensione della Sacre Scritture, ma ve ne do' le capacità di attuarle, ove vi offro il calore della carità e voglio effondermi, farmi un tutt'uno con voi: in voi rifletterò l'immagine di Me stesso, la mia Luce di Risorto. Venite più che potete alla mia Santa Messa! Essa vi riveste di Me: la mia Luce accecherà il demonio, e ovunque andrete porterete la mia Persona, la mia benedizione, la mia Risurrezione. Ti benedico".